L’esercito israeliano avrebbe attaccato con successo il principale quartier generale dell’Iran: i dettagli
L’esercito israeliano (IDF) ha annunciato oggi di aver neutralizzato il principale quartier generale di emergenza militare del regime iraniano, un’azione di grande impatto nel contesto delle crescenti tensioni tra Israele e Iran. La dichiarazione è stata rilasciata dal maggiore generale Oded Basiuk, capo della Direzione delle operazioni dell’IDF, che ha sottolineato come l’attacco abbia costretto i vertici militari iraniani a una precipitosa fuga.
Attacco mirato contro la leadership militare dell’Iran
Secondo quanto riferito da Basiuk, l’azione militare israeliana rappresenta un passo significativo nella strategia di Gerusalemme per contrastare il terrorismo e le minacce provenienti da Teheran. “L’Idf è pronta a continuare a eliminare uno per uno i capi del terrorismo in Iran”, ha affermato con fermezza il comandante militare. L’attacco si inserisce in un quadro di intensificati raid aerei su obiettivi iraniani, tra cui il sito nucleare di Natanz, colpito di recente con la distruzione del suo principale impianto di arricchimento dell’uranio, come confermato dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
L’azione militare israeliana coincide con un’escalation che ha visto l’Iran attivare le difese aeree in diverse regioni chiave, tra cui il sito nucleare di Isfahan e le zone di Qom e Parchin. Il governo iraniano ha inoltre comunicato ai mediatori regionali che non è disposto a negoziare un cessate il fuoco mentre sono in corso attacchi israeliani, dichiarando che negozierà solo dopo aver completato la propria risposta militare.
Continuano gli attacchi
Le tensioni si sono tradotte in un allarme interno in Israele, dove il comando del fronte interno ha invitato la popolazione a rimanere vicina ai rifugi antiaerei in previsione di possibili attacchi missilistici provenienti dall’Iran. Nonostante ciò, al momento non risultano lanci di missili in corso, e la popolazione è stata successivamente autorizzata a lasciare i rifugi.
Nel frattempo, le forze israeliane hanno ritirato tutte le truppe di terra dal sud della Striscia di Gaza, mantenendo solo la brigata Nahal per il controllo del Corridoio Netzarim. Il neo-nominato Capo di Stato Maggiore israeliano, il tenente generale Eyal Zamir, ha definito il 2025 come un “anno di guerra” focalizzato su Gaza e l’Iran, confermando un impegno militare a lungo termine.
Mentre continuano le operazioni militari, l’Iran minaccia una “risposta devastante” agli attacchi israeliani, con la Guida Suprema Ali Khamenei e la sua famiglia rifugiati in bunker sotterranei a Teheran, secondo fonti informate. La situazione resta altamente volatile, con ripercussioni che coinvolgono non solo Israele e Iran, ma l’intera regione mediorientale.






