Roma, 25 luglio 2025 – L’Israel Defense Forces (IDF) ha annunciato che autorizzerà i lanci di cibo su Gaza da parte di Paesi stranieri, pur ribadendo che nella Striscia non si registra una situazione di carestia diffusa. Questa posizione, riportata da Haaretz e dal Times of Israel, contrasta con le affermazioni di Hamas, che denuncia una grave crisi alimentare.
La posizione dell’Idf e la situazione umanitaria a Gaza
Il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori palestinesi ha definito la situazione umanitaria a Gaza “difficile e impegnativa”, ma ha negato l’esistenza di una carestia generalizzata, un’affermazione che si scontra con le denunce di Hamas, il movimento che controlla la Striscia di Gaza. Nonostante ciò, l’Idf ha deciso di consentire che gli aiuti alimentari vengano lanciati dall’esterno, segnalando un’apertura verso un minimo alleggerimento del blocco che da mesi pesa sulla popolazione gazawi.
Tuttavia, la complessità del quadro umanitario è confermata dai dati forniti da fonti mediche e organizzazioni internazionali. Solo nella giornata odierna, secondo Al Jazeera Arabic, sono stati uccisi quindici palestinesi nei raid israeliani, fra cui quattro persone che attendevano gli aiuti umanitari. Un raid aereo ha colpito una scuola nella zona di Remal a Gaza City, con numerose altre persone ferite.
Emergenza bambini e crisi alimentare
Un aspetto particolarmente drammatico riguarda la morte di un bambino palestinese, Abdul Qader Al-Fayoumi, deceduto a causa di malnutrizione e fame, come riferito dall’ospedale arabo al-Ahli di Gaza. Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha reso noto che dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 2023 almeno 115 palestinesi sono morti per fame, molti dei quali bambini. Questi dati confermano l’allarme lanciato da numerose organizzazioni umanitarie internazionali, che evidenziano come la carenza di cibo e risorse stia aggravando una crisi umanitaria già profondamente radicata.
La decisione dell’Idf di autorizzare i lanci di cibo arriva in un contesto di forti tensioni e di crescenti critiche internazionali verso la gestione israeliana del blocco e degli aiuti umanitari, con numerosi Stati e organismi che chiedono un immediato cessate il fuoco e un accesso libero e sicuro alle popolazioni civili di Gaza.
Per approfondire: Ong: “Carestia di massa a Gaza, operatori e civili rischiano la vita”






