Israele: nell’ambito dell’intensificarsi delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, si aggiungono nuovi dettagli sull’attacco aereo del 13 dicembre che ha colpito un alto esponente di Hamas. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf), in un’operazione congiunta con lo Shin Bet, hanno eliminato non solo il comandante Raad Saad ma anche Abd al-Hayy Zaqout, figura chiave dell’ala finanziaria del gruppo palestinese.
L’operazione congiunta di Israele e il ruolo di Abd al-Hayy Zaqout
Secondo quanto riferito dal portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, Zaqout è stato colpito mentre si trovava a bordo del suo veicolo. Lo stesso ufficiale ha sottolineato che nell’ultimo anno Zaqout è stato responsabile della raccolta e del trasferimento di decine di milioni di dollari all’ala militare di Hamas, con l’intento di sostenere la lotta armata contro Israele. Questa azione si inserisce in una strategia più ampia da parte di Tel Aviv, mirata a colpire non soltanto i vertici militari ma anche le strutture finanziarie che alimentano il gruppo terroristico.
L’uccisione di Zaqout, insieme a quella di Raad Saad, segnala un’intensificazione degli attacchi israeliani che continuano a colpire Hamas nonostante la tregua in vigore dallo scorso ottobre.
Contesto e sviluppi sul terreno a Gaza
Parallelamente alle operazioni militari, la situazione umanitaria a Gaza rimane critica. I raid israeliani hanno colpito diverse zone, tra cui l’area est di Gaza City e la città di Rafah, con continui scontri oltre la cosiddetta “Linea Gialla” – la linea di cessate il fuoco pattuita tra Israele e Hamas.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che Israele non intende ritirarsi dall’intera Striscia di Gaza e ha annunciato la possibile istituzione di avamposti militari nel nord dell’enclave, a sostituzione degli insediamenti smantellati. Nel frattempo, l’Onu e diverse organizzazioni umanitarie, tra cui Medici Senza Frontiere, denunciano come le nuove restrizioni israeliane sulle ONG rischino di compromettere l’assistenza medica essenziale a centinaia di migliaia di civili.
Sul piano diplomatico, gli Stati Uniti stanno coordinando un piano per una forza multinazionale di stabilizzazione a Gaza, che dovrebbe contare circa 10.000 soldati sotto comando statunitense, con una conferenza prevista a Doha per definire i dettagli operativi. Tuttavia, restano molte incognite sulla composizione effettiva di questa forza e sulla sua capacità di garantire una pace duratura nella regione.






