L’IDF ha confermato l’attacco alla tv di Stato iraniana affermando che si trattava di una copertura per attività militari
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato l’attacco condotto contro la sede della televisione di Stato iraniana a Teheran, un’azione che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha definito cruciale contro la macchina di propaganda e incitamento del regime iraniano. Prima dell’operazione, la popolazione civile nella zona è stata evacuata su larga scala, come precisa l’IDF, che ha sottolineato come il centro televisivo fosse impiegato dalle forze armate iraniane per attività militari sotto copertura civile.
L’attacco di Israele alla televisione di Stato iraniana: motivazioni e modalità
L’IDF ha reso noto che l’edificio della televisione di Stato a Teheran non era soltanto un centro di trasmissione ma anche un hub per le attività militari iraniane, utilizzato per coordinare e promuovere operazioni militari in modo camuffato. In una dichiarazione ufficiale, il ministero della Difesa Katz ha affermato che con questo attacco “il dittatore iraniano è paralizzato ovunque“, sottolineando l’impatto strategico dell’azione sull’apparato di potere del regime.
L’azione è avvenuta in un contesto di crescente tensione tra Israele e Iran, culminata nei giorni scorsi con il lancio da parte iraniana di oltre 150 missili verso Israele, che ha risposto colpendo più di 200 obiettivi sul territorio iraniano, inclusi siti militari e nucleari. Katz ha inoltre ribadito la fermezza di Israele nel proteggere i propri cittadini e nel far pagare un prezzo alto al regime degli ayatollah per le sue azioni.
Le reazioni e la situazione sul campo
L’attacco è stato preceduto da un avviso alla popolazione civile nell’area, diffuso anche tramite telefonate, per minimizzare i danni ai civili. Le IDF hanno invitato i media a non divulgare dettagli sui luoghi colpiti per evitare di fornire informazioni tattiche al nemico.
Nel frattempo, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha esortato il popolo iraniano a ribellarsi contro quello che ha definito un “regime malvagio e oppressivo”, evidenziando l’impegno di Israele in una delle più grandi operazioni militari della sua storia. La comunità internazionale, con le Nazioni Unite in primo piano, ha lanciato appelli a evitare un’escalation del conflitto che potrebbe avere conseguenze globali.
Questo episodio si inserisce in un quadro di conflitto aperto tra Israele e Iran, che ha visto nelle ultime settimane un’intensificazione senza precedenti di attacchi missilistici e raid mirati, con gravi danni a infrastrutture chiave e vittime tra vertici militari e scientifici iraniani.






