Sanaa, 10 settembre 2025 – Un nuovo capitolo di violenza si è aperto nella regione mediorientale, con un attacco aereo condotto dalle Forze di Difesa Israeliane (Idf) contro la capitale yemenita Sanaa e la provincia di Jawf. L’operazione ha provocato un bilancio preliminare di almeno nove morti e oltre cento feriti, secondo quanto comunicato dagli Houthi, gruppo armato sciita che controlla ampie zone dello Yemen e strettamente legato all’Iran.
Attacco israeliano su Sanaa: vittime e danni
Il portavoce del ministero della Salute degli Houthi, Anees Alasbahi, ha reso noto su X che il numero delle vittime ha raggiunto i nove martiri mentre i feriti sono 118. Le unità di protezione civile e i soccorritori sono attivamente impegnati nelle ricerche di eventuali dispersi. L’attacco ha colpito obiettivi militari strategici, tra cui il quartier generale delle relazioni pubbliche degli Houthi, campi militari e un deposito di carburante usato per attività terroristiche, come confermato dall’Idf.
Secondo le Forze di Difesa israeliane, i raid sono stati una risposta diretta agli attacchi subiti da Israele, che negli ultimi giorni ha fronteggiato il lancio di droni e missili terra-terra da parte degli Houthi. Il movimento yemenita, che si definisce “Partigiani di Dio”, è noto per la sua militanza antigovernativa e per essere parte dell’“Asse della Resistenza” guidato dall’Iran, con cui condivide la strategia di opposizione a Israele e ai suoi alleati.






