In un clima di crescente tensione, Israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti umanitari a Gaza, una misura adottata in risposta alle pressioni interne del governo e alle preoccupazioni relative al possibile uso di tali aiuti da parte di Hamas. La decisione è stata comunicata da una fonte vicina a Channel 12, come riportato dal Times of Israel
Le pressioni politiche interne e la decisione di sospendere gli aiuti
La sospensione arriva dopo la minaccia di dimissioni avanzata dal ministro delle finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, se non fossero state adottate misure efficaci per impedire che gli aiuti umanitari finissero nelle mani di Hamas. Smotrich, noto per le sue posizioni radicali e per la sua lunga esperienza politica all’interno del governo Netanyahu, ha giocato un ruolo chiave nel determinare questa svolta.
Poco dopo, l’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha reso noto che è stato incaricato l’esercito israeliano (IDF) di elaborare un piano entro 48 ore per prevenire il furto degli aiuti da parte di Hamas. La sospensione delle consegne resterà in vigore fino a quando il piano non sarà presentato e ritenuto efficace.
Il contesto regionale e il ruolo di Netanyahu
Benjamin Netanyahu, al potere dal dicembre 2022 e figura dominante nella politica israeliana, ha da sempre adottato un approccio duro nei confronti di Hamas e delle organizzazioni palestinesi. La decisione di bloccare gli aiuti si inserisce in un quadro più ampio di sicurezza nazionale, in cui la protezione dei cittadini israeliani e il controllo rigoroso sulle risorse destinate a Gaza rappresentano priorità assolute per il governo.
La sospensione degli aiuti ha suscitato reazioni sia all’interno della comunità internazionale sia tra gli attori regionali, che osservano con preoccupazione l’escalation delle tensioni e le possibili conseguenze sul fragile equilibrio nella regione. Nel frattempo, il governo israeliano continua a rafforzare le proprie misure di sicurezza, sottolineando la necessità di evitare che materiali destinati alla popolazione civile vengano utilizzati a fini militari da gruppi armati.
In questo contesto, il ruolo di Bezalel Smotrich e la decisione di Netanyahu evidenziano la complessità delle dinamiche politiche e di sicurezza che influenzano le relazioni tra Israele e Gaza, segnando un ulteriore capitolo nel conflitto israelo-palestinese.






