New York, 24 settembre 2025 – In un intervento di forte impatto durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Giappone non è una questione di “se”, ma di “quando”. Il discorso, pronunciato nella sede dell’ONU a New York, ha espresso una netta presa di posizione contro le recenti affermazioni di funzionari israeliani che negano la possibilità di uno Stato palestinese.
Palestina, Ishiba: “Indignazione per le dichiarazioni israeliane”
Il Premier giapponese ha manifestato la sua “profonda indignazione” riguardo alle dichiarazioni di alti esponenti del governo di Israele che “sembrano rifiutare categoricamente l’idea stessa di costruire uno Stato palestinese”. Ishiba ha sottolineato come il Giappone consideri inevitabile e necessario il riconoscimento di uno Stato palestinese e ha condannato le “continue azioni unilaterali del governo israeliano” che ostacolano il processo di pace. “Per il nostro Paese, la questione non è se riconoscere uno Stato palestinese, ma quando”, ha ribadito con fermezza.
Il capo del governo nipponico ha inoltre avvertito che, qualora tali azioni dovessero impedire il raggiungimento di una soluzione a due Stati, il Giappone sarà costretto a prendere “ulteriori misure di risposta”.
Contestualizzazione internazionale e diplomatica
Questo pronunciamento di Ishiba si inserisce in un contesto internazionale segnato da recenti riconoscimenti dello Stato di Palestina da parte di diversi Paesi occidentali, tra cui Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo. Tali decisioni hanno provocato reazioni forti da parte di Israele, che ha convocato riunioni d’emergenza per valutare le risposte diplomatiche.
Parallelamente, il Giappone, pur non avendo ancora formalizzato il riconoscimento, manifesta una crescente pressione interna ed esterna per aderire a questa tendenza globale. La posizione di Ishiba, che guida un governo in un momento di instabilità politica interna, appare dunque come un segnale chiaro dell’intenzione di Tokyo di allinearsi con la linea internazionale che promuove la soluzione a due Stati come via imprescindibile per la pace in Medio Oriente.






