Da Teheran arriva con forza la volontà dell’Iran di non iniziare alcun negoziato con gli Stati Uniti finché Israele continuerà ad attaccare
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ribadito con fermezza la posizione di Teheran riguardo ai rapporti con gli Stati Uniti, affermando che non vi sarà alcun negoziato finché Israele continuerà ad attaccare l’Iran. Le dichiarazioni sono arrivate durante una visita a Ginevra, dove Araghchi era impegnato in colloqui con rappresentanti europei.
Iran: “Nessun dialogo con Washington senza cessate il fuoco israeliano”
Secondo il capo della diplomazia iraniana, gli Stati Uniti sono considerati complici delle azioni militari israeliane contro l’Iran, per questo motivo, non esiste alcuno spazio per un dialogo diretto con Washington finché persistono le aggressioni israeliane. L’affermazione sottolinea il clima di forte tensione che caratterizza i rapporti tra Teheran, Gerusalemme e Washington, in un contesto regionale complesso e instabile.
Le tensioni tra Iran e Israele sono alimentate da una lunga storia di conflitti e rivalità, con Israele che rappresenta uno Stato chiave del Medio Oriente, fondato nel 1948 e situato in una posizione strategica tra il Libano, la Siria, la Giordania, l’Egitto e i territori palestinesi. Israele è una repubblica parlamentare con una popolazione di circa 9,6 milioni di abitanti, e la sua politica estera, spesso in contrasto con quella iraniana, incide profondamente sull’equilibrio geopolitico della regione.
Il contesto regionale e la posizione di Israele
Lo Stato d’Israele, con capitale Gerusalemme, è stato protagonista di numerosi conflitti arabo-israeliani nel corso del XX secolo e mantiene una politica di difesa molto attiva, in particolare riguardo alle minacce percepite dall’Iran e dai suoi alleati. La posizione espressa da Abbas Araghchi riflette la volontà di Teheran di non accettare compromessi o trattative con gli Stati Uniti finché Israele continuerà le sue operazioni militari contro l’Iran.
Questa dinamica si inserisce all’interno di una più ampia rivalità regionale, che vede da un lato l’alleanza tra Israele e Stati Uniti, e dall’altro l’influenza crescente dell’Iran in Medio Oriente. Gli sviluppi diplomatici e militari nei prossimi mesi saranno cruciali per la stabilità dell’area e per la possibilità di future mediazioni internazionali.






