Nonostante l’annuncio di Donald Trump su un cessate il fuoco, l’Iran ha attaccato nuovamente Israele questa mattina: la situazione
Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e le fazioni coinvolte nel conflitto, la tensione nella regione resta alta a causa del lancio di missili dall’Iran verso il nord di Israele. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno emesso un allarme missile, che si è poi rivelato rientrato, consentendo ai civili di uscire dai rifugi antiaerei.
Lancio di missili dall’Iran e la risposta israeliana
Le sirene sono risuonate nel nord di Israele in seguito al lancio di missili balistici dall’Iran, pochi minuti dopo il cessate il fuoco. Secondo fonti israeliane, almeno un missile è stato probabilmente intercettato dal sistema di difesa, mentre altri missili sono stati diretti verso Tel Aviv e altre aree, scatenando un allarme nazionale. L’IDF ha confermato che i civili nella regione possono ora lasciare i rifugi antiaerei, anche se resta alta la vigilanza.
Torna la tensione in Medio Oriente: le parole di Israel Katz
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato di aver ordinato alle Forze di Difesa israeliane (IDF) di “rispondere con forza” alla violazione dell’intesa da parte di Teheran, autorizzando “attacchi intensi contro obiettivi del regime nel cuore della capitale iraniana”.
Secondo quanto riportato dal Times of Israel, due missili balistici sono stati lanciati dall’Iran verso Israele nelle ultime ore, subito dopo l’entrata in vigore della tregua. Entrambi i vettori sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea israeliano, evitando vittime o danni significativi.
La replica promessa da Katz lascia presagire un possibile allargamento del conflitto, con conseguenze imprevedibili per l’intera regione. Sul tavolo di Tel Aviv c’è ora l’opzione di colpire infrastrutture strategiche nel cuore di Teheran, in una spirale di ritorsioni che rischia di far saltare definitivamente ogni tentativo di distensione.
La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, mentre le cancellerie occidentali moltiplicano gli appelli alla de-escalation. Ma sul terreno, la diplomazia sembra già in ritirata di fronte a missili e raid annunciati.






