Il ministro degli Esteri dell’Iran, Abbas Araghchi, ha ringraziato l’Arabia Saudita per la condanna ai raid di Israele
In un clima di tensioni crescenti in Medio Oriente, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato a Gedda il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, esprimendo apprezzamento per la netta condanna da parte dell’Arabia Saudita ai recenti raid israeliani contro obiettivi iraniani. L’incontro, avvenuto nella tarda serata di ieri, segue la partecipazione di Araghchi al vertice dei BRICS in Brasile e rappresenta un passo significativo nel dialogo diplomatico regionale.
La condanna ai raid israeliani: i ringraziamenti dell’Iran
Durante il colloquio, Araghchi ha sottolineato l’importanza degli sforzi di Mohammed bin Salman per garantire sicurezza e stabilità nella regione, apprezzando il sostegno di Riad alla condanna dei bombardamenti israeliani che hanno colpito siti iraniani, tra cui strutture militari e nucleari. Il principe ereditario saudita ha ribadito la speranza che il cessate il fuoco tra Iran e Israele possa contribuire a stabilizzare il Medio Oriente, dichiarando che l’Arabia Saudita sostiene con convinzione il ricorso al dialogo diplomatico per risolvere le controversie.
Parallelamente all’incontro con Mohammed bin Salman, Abbas Araghchi ha avuto colloqui con l’omologo saudita Faisal bin Farhan e con il ministro della Difesa saudita Khalid bin Salman, rafforzando così i canali di comunicazione tra i due Paesi.
Contestualizzazione del conflitto in corso
La visita di Araghchi arriva poco dopo un momento di grave tensione: all’inizio di giugno, Israele ha condotto una vasta operazione militare contro obiettivi nucleari e militari iraniani, provocando una risposta missilistica massiccia da parte di Teheran con oltre 150 missili lanciati verso Israele, colpendo anche aree urbane di Tel Aviv e Gerusalemme. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito gli attacchi come una risposta necessaria alla minaccia nucleare iraniana, invitando gli iraniani a ribellarsi contro quello che ha definito un “regime malvagio e oppressivo”.
Le tensioni hanno generato preoccupazioni internazionali per una possibile escalation regionale con ripercussioni globali, con appelli al dialogo da parte delle Nazioni Unite e di potenze occidentali. Poi è arrivato il cessate il fuoco, ma nel frattempo l’Iran continua a denunciare il sabotaggio delle trattative diplomatiche da parte di Israele e Stati Uniti, ostacolando ogni possibilità di negoziato sul programma nucleare.
Questo incontro diplomatico tra Teheran e Riad, seppur limitato e in un contesto ancora incerto, rappresenta un importante tentativo di mediazione e stabilizzazione nella regione.






