Il presidente dell’Iran, Masoud Pezeshkian, ha dichiarato la propria apertura a tornare a collaborare con l’AIEA a determinate condizioni
L’Iran apre alla ripresa della cooperazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), a condizione che l’agenzia dell’ONU si dimostri imparziale e cessi di applicare doppi standard sul dossier nucleare iraniano. A dichiararlo è stato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian nel corso di una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio europeo, António Costa.
Le ragioni della sospensione dei rapporti tra Iran e AIEA
La sospensione della collaborazione con l’AIEA era stata decisa dal Parlamento iraniano in seguito agli attacchi degli Stati Uniti e di Israele contro obiettivi iraniani. Pezeshkian ha spiegato che tale risoluzione parlamentare rappresenta una reazione al comportamento “parziale e non professionale” del direttore generale dell’Agenzia, Rafael Grossi, il cui operato durante il conflitto ha “minato la credibilità” dell’ente.
Il presidente iraniano ha inoltre ringraziato Costa per gli sforzi nella promozione della diplomazia e ha espresso la disponibilità di Teheran a ripristinare un dialogo rispettoso e costruttivo con l’Unione Europea, con l’obiettivo di ampliare le relazioni e risolvere le questioni aperte.
Il quadro internazionale e le tensioni in Medio Oriente
L’attuale fase di tensione tra Iran e Israele ha visto la comunità internazionale divisa tra condanne e appelli alla calma. Fonti diplomatiche europee confermano che domani a Ginevra si terranno colloqui tra il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e i rappresentanti di Francia, Regno Unito, Germania e dell’Alto rappresentante UE per gli Affari Esteri, a testimonianza della volontà di mantenere il canale diplomatico aperto.
Intanto, il direttore dell’AIEA Rafael Grossi ha recentemente chiarito che i danni inflitti dagli attacchi statunitensi al programma nucleare iraniano sono stati seri ma non totali, sottolineando che l’Iran conserva la capacità tecnica e industriale per riprendere l’arricchimento dell’uranio entro pochi mesi. Grossi ha anche smentito le accuse che il rapporto dell’AIEA avesse confermato la produzione di armi nucleari da parte di Teheran, precisando che tali affermazioni sono state oggetto di pressioni esterne per essere inserite nel documento.
Nel frattempo, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei ha accusato Grossi di aver tradito il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, trasformando l’AIEA in uno strumento complice di una guerra ingiusta da parte di Israele.






