L’Iran continua nel suo piano nucleare e annuncia: “Non cesseremo mai l’arricchimento”. Le rivendicazioni di Teheran
Nel corso di un’intervista rilasciata a CBS News, Amir-Saeid Iravani, ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, ha ribadito con fermezza che l’Iran non cesserà mai l’arricchimento nucleare, sottolineando che tale attività è un diritto inalienabile previsto dal Trattato di non proliferazione nucleare, destinato esclusivamente a scopi “energetici pacifici”. Pur dichiarandosi disponibile a riprendere i negoziati, Iravani ha però condizionato ogni confronto a un clima di rispetto reciproco, rigettando l’ipotesi di una “resa incondizionata” imposta dall’esterno.
Il diritto dell’Iran all’arricchimento nucleare e la posizione sui negoziati
L’ambasciatore Iravani ha chiarito che l’Iran considera l’arricchimento nucleare un diritto sancito dal diritto internazionale e necessario per le sue esigenze energetiche. Ha tuttavia sottolineato come, a causa di recenti aggressioni e tensioni, non sussistano attualmente le condizioni adeguate per un nuovo ciclo negoziale. In merito alle accuse che vedrebbero il governo di Teheran minacciare il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, Iravani ha negato fermamente ogni minaccia, evidenziando che gli ispettori dell’agenzia internazionale sono ancora presenti in Iran, seppur senza accesso agli impianti nucleari.
Crescente tensione regionale e implicazioni internazionali
La situazione si inserisce in un contesto di forte tensione tra Iran e Israele, con quest’ultimo che ha recentemente condotto attacchi mirati per rallentare il programma nucleare iraniano, come confermato dalla valutazione dell’intelligence americana riportata dalla CNN: i raid statunitensi hanno rallentato di alcuni mesi l’avanzamento nucleare di Teheran, ma non hanno distrutto le centrali o le scorte di uranio. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito tali azioni una “vittoria storica” nel contrasto all’Iran, mentre il ministro della Difesa israeliano Katz ha dichiarato che Israele rispetterà il cessate il fuoco “finché lo farà l’altra parte”.
Nel frattempo, cresce la preoccupazione internazionale per il rischio di un’escalation militare nella regione, con il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che evidenzia come la corsa nucleare iraniana rappresenti una minaccia concreta per Israele e per la stabilità mediorientale in generale. Le autorità tedesche hanno condannato le minacce iraniane rivolte a Grossi, confermando il sostegno all’AIEA e invitando Teheran a tornare al tavolo dei negoziati.
Le tensioni si riflettono anche nei recenti sviluppi tecnologici militari: l’Iran ha potenziato il proprio arsenale con il missile balistico ‘Soleimani’, capace di superare i sistemi di difesa israeliani, segnando un nuovo elemento di complessità nello scenario di sicurezza regionale.






