L’Iran ha annunciato di aver distrutto alcuni obiettivi strategici israeliani in un raid con droni: i dettagli e le parole del generale Heidari
L’Iran ha rivendicato di aver colpito la scorsa notte “obiettivi strategici” in Israele mediante l’uso di droni d’attacco, in un’escalation di tensione che si inserisce nel contesto di un conflitto in rapido deterioramento tra i due Paesi.
Iran: attacchi con droni su Tel Aviv e Haifa
Il generale Kioumars Heidari, comandante delle forze terrestri dell’esercito iraniano, ha dichiarato alla televisione di Stato che “vari tipi di droni d’attacco, dotati di capacità di distruzione e puntamento precise, hanno distrutto posizioni strategiche del regime sionista a Tel Aviv e Haifa, nel nord di Israele”. L’annuncio segue una serie di raid e attacchi missilistici che hanno colpito più volte il suolo israeliano, generando un allarme diffuso tra la popolazione.
L’escalation è iniziata da venerdì, con Israele che ha risposto con raid contro numerose installazioni missilistiche e militari iraniane, in particolare nella regione occidentale dell’Iran. Tra gli obiettivi colpiti da Israele figura il principale impianto di arricchimento dell’uranio nel sito nucleare di Natanz, come confermato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, in un attacco di significativa rilevanza strategica.
Situazione sul terreno e reazioni internazionali
In Israele, il comando del fronte interno ha emesso ripetuti avvisi alla popolazione, invitando i cittadini a rimanere vicini ai rifugi antiaerei in previsione di nuovi lanci missilistici iraniani. Nonostante le tensioni, è stato comunicato che in alcune aree la popolazione può temporaneamente lasciare i rifugi, mentre le squadre di soccorso stanno verificando eventuali feriti nelle zone colpite.
Intanto, in Iran sono state attivate le difese aeree nei pressi di siti chiave, come l’area nucleare di Isfahan e le regioni di Qom e Parchin, a seguito dei raid israeliani. Secondo fonti iraniane, gli attacchi israeliani hanno causato almeno 224 morti nel Paese e hanno colpito anche figure di alto profilo, tra cui il capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie, Mohammad Kazemi, ucciso a Teheran.
L’Iran ha inoltre comunicato tramite mediatori che non è disposto a negoziare un cessate il fuoco mentre è sotto attacco, rimandando a una fase successiva i possibili colloqui diplomatici. Sul fronte internazionale, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ribadito l’impegno a una soluzione negoziale, sottolineando però il diritto di Israele a difendersi e la necessità di evitare un’escalation ulteriore nella regione.
La situazione rimane estremamente volatile, con Israele e Iran impegnati in una serie di attacchi e controattacchi che rischiano di allargare il conflitto in Medio Oriente.






