In un’intervista rilasciata al giornalista statunitense Tucker Carlson, il neo presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Masoud Pezeshkian, ha denunciato un tentativo di assassinio che sarebbe stato orchestrato dalle autorità israeliane. La dichiarazione è stata riportata dall’agenzia Tass e rilanciata dall’ANSA.
Il tentato attentato contro Pezeshkian
Masoud Pezeshkian, entrato in carica come presidente dell’Iran il 28 luglio 2024, ha dichiarato senza mezzi termini: “Ci hanno provato, sì, e hanno agito di conseguenza, ma hanno fallito”. La sua affermazione giunge in un momento di forte tensione geopolitica nella regione mediorientale. Pezeshkian, che è anche una figura di spicco della corrente riformista iraniana, è stato a capo del governo iraniano da pochi mesi dopo aver sconfitto i candidati conservatori nelle elezioni presidenziali del 2024.
Accuse dirette a Israele
Pezeshkian ha dichiarato con fermezza che “non ci sono gli Stati Uniti dietro il tentativo di assassinio, ma Israele”, sottolineando così la responsabilità dello Stato ebraico nell’episodio. L’accusa arriva in un contesto di tensioni persistenti tra Teheran e Gerusalemme, due attori storicamente contrapposti nella complessa geopolitica mediorientale.






