Dopo l’attacco israeliano in Iran, il presidente francese Macron ha sentito il suo omologo statunitense Trump: ecco cosa si sono detti
In un momento di forte tensione in Medio Oriente, il presidente francese Emmanuel Macron ha intrattenuto una telefonata con il neo insediato presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere delle recenti azioni militari iraniane e della situazione regionale. La conversazione, resa nota dallo stesso Macron tramite il suo profilo su X, segna un importante momento di dialogo tra le due potenze occidentali impegnate a gestire una crisi internazionale delicata.
Dialogo diplomatico e appelli di Macron alla moderazione
Nel corso della giornata, Macron ha riferito di aver parlato anche con i principali leader della regione: il principe ereditario dell’Arabia Saudita, il re di Giordania, il presidente degli Emirati Arabi Uniti e l’emiro del Qatar, oltre che con il cancelliere tedesco e il primo ministro britannico. “La pace e la sicurezza per tutti nella regione devono essere i nostri principi guida”, ha scritto il presidente francese su X. Macron ha inoltre riaffermato il diritto di Israele a difendersi da attacchi, sottolineando tuttavia l’importanza di “esercitare la massima moderazione e a ridurre l’escalation”.
Queste dichiarazioni riflettono la posizione della Francia, guidata da Macron dal 2017, nota per il suo impegno nel mantenimento della stabilità internazionale e per la promozione di un equilibrio diplomatico in Medio Oriente. Il presidente, già riconfermato nel 2022 con un secondo mandato, continua a svolgere un ruolo attivo nelle relazioni multilaterali, come dimostrato dal suo coinvolgimento diretto con i leader coinvolti nel conflitto.
L’atteggiamento degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump
Il presidente statunitense Donald Trump mantiene una linea politica caratterizzata da un forte attaccamento alla sicurezza nazionale e alla difesa degli alleati, tra cui Israele. Pur non avendo rilasciato dichiarazioni ufficiali immediate sulla telefonata con Macron, il dialogo evidenzia l’intenzione della nuova amministrazione di collaborare strettamente con partner europei e mediorientali per contenere le tensioni.
Trump, noto per aver adottato in passato una politica estera a tratti isolazionista e protezionista, sembra orientato a sostenere Israele nel suo diritto alla difesa, ma senza alimentare ulteriori escalation belliche. La comunicazione con Macron suggerisce quindi un coordinamento strategico volto a evitare un ampliamento del conflitto nella regione.






