Teheran, 18 agosto 2025 – Il Ministero degli Esteri dell’Iran ha espresso una dura condanna nei confronti della decisione di Israele di ordinare lo sfollamento forzato degli abitanti di Gaza dalle aree di combattimento verso la parte meridionale della Striscia di Gaza, in vista dell’imminente offensiva militare. La notizia è stata riportata dall’agenzia Mehr.
Sfollamento forzato come strumento di annientamento nazionale
In una dichiarazione rilasciata ieri sera, il Ministero degli Esteri dell’Iran ha definito tale misura come un tentativo deliberato di “completa distruzione dell’identità nazionale dei palestinesi nella Striscia” e come parte integrante di un progetto più ampio volto al “completamento del loro genocidio”. La denuncia sottolinea come lo spostamento massiccio e forzato della popolazione palestinese rappresenti una grave violazione dei diritti umani e una strategia di annientamento culturale e sociale.
La dichiarazione ha inoltre evidenziato la coincidenza temporale tra questa decisione e le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu, Primo Ministro israeliano, che ha recentemente espresso apertamente l’idea di una “Grande Israele”. Secondo Teheran, ciò dimostra la natura prepotente e aggressiva del regime sionista, che costituisce una minaccia non solo per la regione, ma anche per la pace e la sicurezza mondiale.
Iran, Velayati: “Nessun compromesso sulla nostra sicurezza nazionale”
Inoltre, Ali Akbar Velayati, consigliere senior per gli affari internazionali della Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, ha ribadito la ferma opposizione di Teheran all’accordo recentemente siglato tra Armenia e Azerbaigian con la mediazione degli Stati Uniti, che prevede lo sviluppo del corridoio di trasporto di Zangezur, situato lungo il confine nord-occidentale dell’Iran.
“La gloriosa storia della potente e antica nazione iraniana dimostra che il nostro popolo non accetterà mai alcun compromesso sulla propria sicurezza nazionale”, ha dichiarato Velayati in un messaggio pubblicato sul suo account X.
Le autorità iraniane hanno condannato l’intesa, sottolineando che non sarà tollerata “alcuna ingerenza straniera né la presenza di forze ultra-regionali” nelle aree limitrofe al Paese e nella regione.
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