Abbas Araghchi è tornato a parlare degli attacchi di israeliani e statunitensi e del diritto dell’Iran di difendersi
In un contesto internazionale sempre più teso, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha riaffermato con fermezza la posizione di Teheran riguardo gli attacchi condotti il mese scorso da Stati Uniti e Israele. L’occasione è stata un incontro con il suo omologo russo Sergey Lavrov, tenutosi ieri a margine della riunione dei Paesi membri dei Brics a Rio de Janeiro.
L’impegno dell’Iran nella difesa e la condanna degli aggressori
Durante il dialogo, Araghchi ha sottolineato che l’Iran si difenderà sempre con forza e che non esiterà a rendere gli aggressori responsabili delle loro azioni. Il ministro ha citato esplicitamente gli attacchi a strutture nucleari iraniane, condotti da Stati Uniti e Israele, ribadendo la volontà di resistere a qualsiasi forma di aggressione. Secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale Irna, Araghchi ha anche esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e tutti i Paesi membri della comunità internazionale a svolgere il proprio ruolo nel salvaguardare la pace e la sicurezza internazionale.
I raid aerei sui siti nucleari iraniani chiave come Fordow, Natanz e Isfahan, hanno provocato una dura reazione da parte dell’Iran, che ha denunciato l’azione come un’aggressione illegale e ha minacciato risposte proporzionate.
La posizione russa e l’appello alla diplomazia
Il ministro russo Sergey Lavrov, figura di spicco della diplomazia internazionale e al vertice del Ministero degli Esteri russo dal 2004, ha condannato gli attacchi contro Teheran, evidenziando la necessità di risolvere le tensioni attraverso mezzi politici e diplomatici. La Russia, tradizionale alleata dell’Iran, ha più volte sostenuto la ricerca di soluzioni negoziate per evitare un’escalation del conflitto in Medio Oriente.
Lavrov, noto per la sua lunga esperienza diplomatica e per il suo ruolo chiave nelle crisi internazionali degli ultimi due decenni, ha ribadito l’importanza del dialogo come via maestra per garantire stabilità e pace nella regione.
Con questa dichiarazione congiunta, i due Paesi mostrano una linea comune di fronte alle crescenti tensioni e rilanciano un appello internazionale alla moderazione e al rispetto del diritto internazionale.






