I media di Tehern hanno riportato un attacco israeliano al reattore di Arak: ecco tutti i dettagli della vicenda
Nella notte, i media iraniani hanno riportato un attacco aereo israeliano contro il reattore nucleare di Arak, situato a circa 250 chilometri a sud-ovest di Teheran. L’Israele Defense Forces (IDF), nelle ore precedenti, aveva diffuso un avviso in farsi invitando la popolazione a evacuare l’area in vista di un imminente bombardamento.
Il reattore di Arak e il suo ruolo strategico
Il reattore di Arak è un impianto ad acqua pesante che, oltre a servire per il raffreddamento, produce plutonio come sottoprodotto. Questo elemento può essere utilizzato nella fabbricazione di armi nucleari, rappresentando quindi una potenziale fonte alternativa all’uranio arricchito. In base all’accordo sul nucleare raggiunto nel 2015 tra l’Iran e le potenze mondiali, l’Iran si era impegnato a riprogettare l’impianto per limitare il rischio di proliferazione nucleare, come ha evidenziato il Guardian.
La tensione tra Iran e Israele
L’attacco conferma il clima di alta tensione tra i due Paesi. Israele da tempo impegnato a ostacolare il programma nucleare iraniano, che considera una minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale. Il messaggio diffuso dall’IDF in farsi rappresenta un elemento raro e diretto di comunicazione rivolto alla popolazione iraniana, segno dell’importanza strategica attribuita all’operazione. L’episodio si inserisce in un contesto di crescenti attriti regionali, dove le questioni nucleari hanno un ruolo centrale.
L’attacco al reattore di Arak rappresenta un nuovo capitolo nelle tensioni che coinvolgono due Stati con storie e visioni geopolitiche profondamente divergenti, focalizzate sul controllo nucleare e sulla sicurezza regionale.






