Il quotidiano Bild ha rivelato che l’iraniano arrestato il 26 giugno stava pianificando attentati in Germania per conto dell’Iran
Nuovi dettagli emergono sull’arresto di Ali S., cittadino danese di origini iraniane sospettato di spionaggio per conto di Teheran. Secondo quanto riportato da Bild online, le informazioni raccolte durante le sue attività di intelligence sarebbero state utilizzate dall’Iran per pianificare attacchi terroristici sul suolo tedesco. Il fermo, avvenuto il 26 giugno ad Aarhus, in Danimarca, è stato possibile grazie a indicazioni cruciali fornite dai servizi segreti israeliani, in particolare dal Mossad.
Spionaggio iraniano e minaccia terroristica in Germania
Ali S., 53 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver raccolto dati sensibili che avrebbero dovuto facilitare la preparazione di attentati in Germania, un’operazione che conferma le crescenti tensioni tra Berlino e Teheran. L’indagine si inserisce in un contesto di allerta elevata, dopo che le autorità tedesche hanno arrestato un altro sospetto attentatore, un 18enne di origine cecena, Ahkmad I., fermato mentre tentava di lasciare Berlino. Il giovane, secondo le forze di sicurezza del Brandeburgo, stava pianificando un attacco all’ambasciata israeliana della capitale tedesca. La polizia ha agito su segnalazioni di servizi segreti stranieri, svelando una possibile connessione con gruppi jihadisti vicini all’ISIS, poiché il giovane avrebbe inteso raggiungere la Somalia per unirsi ai miliziani.
Cresce la tensione internazionale: il ruolo dei servizi segreti e la risposta tedesca
L’operazione che ha portato all’arresto dei sospetti attentatori si è svolta con la collaborazione di diverse forze di polizia, compresi reparti speciali e antisommossa, con l’obiettivo di scongiurare una minaccia concreta alla sicurezza nazionale. Il vicepresidente della polizia del Brandeburgo, Jan Müller, ha dichiarato: “Prendiamo molto sul serio le situazioni di minaccia e le relative informazioni. Stiamo utilizzando tutti i mezzi legali per proteggere la popolazione”. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori complici e legami con reti terroristiche internazionali.
Questi episodi sottolineano il delicato equilibrio tra intelligence, sicurezza e politica internazionale, in particolare nel quadro delle tensioni persistenti che coinvolgono l’Iran e i suoi presunti tentativi di estendere la propria influenza attraverso attività clandestine e atti di terrorismo in Europa.






