Poco fa la tv di Stato iraniana è stata attaccata da Israele: ci sarebbero diversi morti tra i giornalisti
Un grave attacco ha colpito oggi la sede della tv di Stato iraniana, scatenando una vera e propria strage tra giornalisti e operatori presenti nell’edificio situato nel cuore della capitale iraniana, in un quartiere densamente popolato da abitazioni, uffici diplomatici e media internazionali. Tutti i dettagli.
L’attacco alla sede della tv di Stato iraniana
Secondo quanto riportano i media ufficiali di Teheran e rilanciato anche da siti dell’opposizione iraniana all’estero, l’edificio della Radiotelevisione della Repubblica Islamica dell’Iran (Irib) è stato colpito da un attacco israeliano. L’esplosione si è verificata mentre una giornalista stava conducendo un programma in diretta sugli attacchi israeliani in corso nella regione. Il video diffuso dai media iraniani mostra la conduttrice che abbandona rapidamente lo studio al momento dell’esplosione. A seguito dell’attacco, le trasmissioni sono state interrotte immediatamente.
Le fonti iraniane parlano di diversi morti tra i giornalisti e il personale tecnico, configurando così un bilancio pesante che definisce l’episodio una vera e propria strage nella sede della tv di Stato iraniana.
Contestualizzazione e reazioni internazionali
L’attacco arriva in un momento di forti tensioni tra Israele e Iran, inserendosi nel più ampio contesto del conflitto israelo-palestinese e delle crescenti ostilità che coinvolgono varie aree del Medio Oriente. Israele, attraverso dichiarazioni ufficiali, non ha ancora confermato o smentito direttamente la responsabilità dell’attacco alla sede di Irib.
Parallelamente, mentre si assiste a questo grave episodio a Teheran, nelle scorse settimane un’esplosione devastante ha colpito il porto di Bandar Abbas, a sud dell’Iran, causando oltre venti vittime e centinaia di feriti. Le autorità iraniane hanno attribuito quell’incidente a un probabile incendio in un deposito di materiali pericolosi, mentre Israele ha negato ogni coinvolgimento, sottolineando l’assenza di responsabilità diretta in quell’evento.
La capitale iraniana, che con i suoi oltre 14 milioni di abitanti è il centro nevralgico politico e mediatico del paese, subisce così un duro colpo che rischia di acuire ulteriormente le tensioni regionali. Le autorità locali hanno sospeso molte attività pubbliche e l’attenzione internazionale è alta, in attesa di ulteriori sviluppi e di una risposta ufficiale da parte di Israele.