Dopo la fine della collaborazione sul nucleare, gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica stanno lasciando l’Iran
Gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) hanno lasciato oggi l’Iran, segnando un nuovo capitolo di tensione nelle relazioni tra la Repubblica Islamica e la comunità internazionale. La decisione segue la sospensione ufficiale della cooperazione da parte di Teheran con l’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite.
La partenza degli ispettori AIEA e il contesto internazionale
Secondo quanto comunicato dall’AIEA su X, una squadra di ispettori è partita in sicurezza dall’Iran per fare ritorno alla sede centrale di Vienna, dopo essere rimasta nel Paese durante il recente conflitto militare. Il direttore generale dell’Agenzia, Rafael Grossi, ha sottolineato l’importanza cruciale di ristabilire al più presto le attività di monitoraggio e verifica sul programma nucleare iraniano, indispensabili per garantire la trasparenza e la sicurezza internazionale.
Questa interruzione avviene in un contesto di crescente tensione, in cui l’Iran ha gradualmente ampliato il proprio programma nucleare dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal Piano d’azione congiunto globale (JCPOA) nel 2018. Nonostante l’Iran fosse risultato conforme alle condizioni dell’accordo, certificato dall’AIEA fino al 2019, la reintroduzione delle sanzioni statunitensi ha portato a una progressiva sospensione degli impegni da parte di Teheran, culminata ora nella sospensione della collaborazione con l’agenzia.
Implicazioni per il monitoraggio nucleare dell’Iran e la diplomazia
L’AIEA, con sede a Vienna e fondata nel 1957 per promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare, ha il compito di garantire che i programmi atomici nazionali non vengano deviati a fini militari. Per monitorare il rispetto dell’accordo sul nucleare iraniano, l’agenzia aveva accesso regolare a tutti gli impianti nucleari iraniani, un ruolo oggi compromesso dalla decisione di Teheran.
Le conseguenze di questa interruzione possono influire profondamente sulle relazioni diplomatiche e sulla stabilità regionale, in un momento in cui il dialogo tra Iran e le potenze mondiali appare fragile. La comunità internazionale, comprese Francia, Germania e Regno Unito, ha espresso sostegno all’AIEA e condanna verso eventuali minacce rivolte al direttore generale Grossi, ribadendo la necessità di mantenere canali di comunicazione aperti per evitare rischi crescenti legati alla proliferazione nucleare.






