Istanbul, 2 settembre 2025 – L’Iran ha annunciato che presto prenderà contromisure in risposta alla richiesta avanzata la scorsa settimana da Francia, Germania e Regno Unito – il cosiddetto gruppo E3 – di attivare il meccanismo di snapback per il ripristino delle sanzioni ONU contro Teheran, revocate con l’accordo sul nucleare del 2015.
Iran, la posizione del Parlamento sullo snapback
Durante una sessione parlamentare, il presidente dell’Assemblea consultiva islamica iraniana, Mohammad Bagher Ghalibaf, ha definito la mossa dei tre paesi europei come “illegale”. Ghalibaf ha sottolineato che anche Russia e Cina hanno contestato la legittimità della riimposizione delle sanzioni. “È necessario che l’Iran adotti un’azione deterrente per rendere costosa questa azione illegale delle parti europee”, ha detto, aggiungendo che la risposta iraniana sarà annunciata e attuata a breve.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Mehr, Ghalibaf ha minimizzato l’impatto economico delle sanzioni, definendole “semplici pezzi di carta” che non avranno ripercussioni significative sull’economia nazionale.
Tensioni crescenti e contesto regionale
Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra Iran e Israele, con un’escalation militare che ha visto attacchi missilistici iraniani su Haifa e Tel Aviv e raid israeliani su obiettivi iraniani a Teheran e Khorramabad. L’Iran ha attivato la difesa anti-aerea in diverse province, mentre Israele ha convocato il gabinetto di sicurezza e invitato la popolazione a restare nei rifugi.
Parallelamente, il Regno Unito ha annunciato il dispiegamento di risorse militari nella regione come misura di emergenza, mentre l’Unione europea, attraverso l’Alta rappresentante Kaja Kallas, ha espresso “profonda preoccupazione” per l’escalation e ribadito l’impegno a impedire che l’Iran acquisisca armi nucleari, invitando tutte le parti alla moderazione.
In questo quadro, il presidente del Parlamento iraniano Ghalibaf rappresenta una posizione ferma e determinata, che preannuncia una risposta iraniana concreta alle iniziative europee di snapback, accentuando ulteriormente la complessità della crisi internazionale sul nucleare iraniano e la sicurezza del Medio Oriente.






