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Home Esteri

Iran, Erdoğan: “La chiusura dello stretto di Hormuz causerebbe dei problemi”

by Alessandro Bolzani
26 Giugno 2025
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan | Photo by Russian Presidential Executive Office licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en) - alanews.it

Istanbul, 26 giugno 2025 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha espresso preoccupazione per un possibile blocco dello Stretto di Hormuz, sottolineando che una sua chiusura causerebbe problemi significativi a livello globale. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un momento di crescente tensione in Medio Oriente, dopo che le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno minacciato di chiudere questo passaggio strategico in risposta agli attacchi statunitensi contro siti nucleari iraniani.

Le parole di Erdoğan sullo Stretto di Hormuz

Secondo quanto riportato dall’agenzia Anadolu, Erdoğan ha affermato che la chiusura dello stretto rappresenterebbe un grave problema, ma ha espresso la convinzione che l’Iran non adotterà questa misura estrema. Lo stretto di Hormuz riveste un ruolo cruciale nel commercio globale di energia: attraverso di esso transita circa il 30% del petrolio e il 20% del gas naturale liquefatto mondiale. Un suo blocco, pur ritenuto attualmente uno scenario improbabile, potrebbe generare un secondo shock energetico globale in pochi anni, con gravi ripercussioni sull’economia mondiale e sulla stabilità geopolitica.

Incontro con Donald Trump: dialogo su relazioni bilaterali e cooperazione militare

Nel quadro di una diplomazia attiva, Erdoğan ha anche riferito di aver avuto un incontro definito “produttivo” con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, tenutosi a margine del vertice della NATO all’Aja. Nel colloquio, Erdoğan ha illustrato l’approccio di Ankara orientato alla soluzione delle questioni regionali, ricevendo un riscontro positivo da parte di Trump, che si è detto disponibile a sostenere le proposte turche.

Uno degli argomenti affrontati è stato il nodo della consegna dei caccia F-35 alla Turchia, oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti dal 2020 a seguito dell’acquisto turco del sistema missilistico russo S-400. Sono in corso colloqui tecnici volti a fare progressi in questa direzione, ha precisato Erdoğan, sottolineando la volontà di migliorare la cooperazione militare con Washington.

Per approfondire: Stretto di Hormuz, perché è importante e quali sarebbero le conseguenze della sua chiusura?

Tags: Ultim'ora

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