Teheran, 24 settembre 2025 – Il ministro del Petrolio iraniano Mohsen Paknejad ha assicurato che, anche in caso di ripristino delle sanzioni Onu contro l’Iran, Teheran continuerà a vendere petrolio alla Cina senza incontrare ostacoli significativi. La dichiarazione arriva in vista della possibile attivazione del meccanismo di “snapback” che, su iniziativa di Regno Unito, Francia e Germania, potrebbe ripristinare le restrizioni sulle esportazioni energetiche iraniane entro il 28 settembre, in risposta alle presunte violazioni iraniane dell’accordo nucleare del 2015.
La posizione dell’Iran sul meccanismo “snapback” e le sanzioni
Paknejad ha dichiarato a Irna che l’attivazione del meccanismo di snapback non comporterà nuove e gravose restrizioni sulle vendite di petrolio iraniano. Secondo il ministro, infatti, l’Iran ha già affrontato negli ultimi anni sanzioni severe e unilaterali imposte dagli Stati Uniti, e pertanto l’eventuale ritorno delle sanzioni Onu non peggiorerebbe in modo sostanziale la situazione attuale. Queste parole sottolineano la determinazione di Teheran a mantenere stabili i suoi rapporti energetici con la Cina, partner strategico di rilievo nel contesto della geopolitica globale.
Il contesto internazionale e le tensioni nucleari
La decisione delle Nazioni Unite di considerare il ripristino delle sanzioni segue le crescenti preoccupazioni occidentali sulle attività nucleari dell’Iran, alle quali Teheran ha risposto con fermezza. Parallelamente, report internazionali hanno documentato la demolizione di strutture sensibili nelle vicinanze di Teheran, ritenute legate a programmi nucleari controversi. Questi sviluppi si inseriscono in un quadro più ampio di tensioni mediorientali e rivalità geopolitiche, dove l’Iran continua a rivendicare il proprio diritto a sviluppare tecnologie nucleari a fini pacifici, mentre la comunità internazionale monitora con attenzione ogni mossa di Teheran.
Nel frattempo, la cooperazione strategica tra l’Iran e la Cina appare rafforzata, con Pechino che si conferma come uno dei principali acquirenti del petrolio iraniano, anche alla luce degli attuali vincoli imposti dall’Occidente. Questa dinamica rappresenta un elemento cruciale nel confronto internazionale sull’energia e sulle alleanze politiche nel Medio Oriente e oltre.






