Isfahan, 16 giugno 2025 – L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha comunicato importanti aggiornamenti riguardanti i recenti attacchi ai siti iraniani legati all’energia nucleare. Il direttore generale Rafael Grossi ha riferito che, sebbene non siano stati rilevati ulteriori danni al sito di arricchimento dell’uranio di Natanz, quattro edifici critici a Isfahan sono stati danneggiati, tra cui l’impianto di conversione dell’uranio e il laboratorio chimico centrale.
Nucleare, danni agli impianti di Isfahan
Secondo quanto dichiarato da Grossi, le strutture colpite a Isfahan includono: l’impianto di conversione dell’uranio, un impianto per la produzione di combustibile destinato al reattore di Teheran, un laboratorio chimico centrale e un impianto per la trasformazione dell’UF4 in uranio metallico. Nonostante tali danni, l’AIEA ha confermato che non vi è stato alcun aumento delle radiazioni esterne, segno che l’integrità complessiva del sito non è stata compromessa in maniera critica.
La notizia arriva in un momento di tensione crescente, con Israele che ha recentemente rivendicato una serie di attacchi mirati per rallentare il programma nucleare iraniano. Le forze israeliane hanno colpito più di 80 obiettivi in Iran, tra cui siti di ricerca e sviluppo strategici, secondo il portavoce Effie Defrin. Immagini satellitari hanno mostrato danni significativi a Natanz e Isfahan, ma non a Fordow o al reattore ad acqua pesante di Khondab, quest’ultimo ancora in costruzione.
Il contesto geopolitico e le dichiarazioni di Rafael Grossi
Rafael Grossi, che guida l’AIEA dal 2019 e ha una lunga esperienza diplomatica nel campo nucleare, ha sottolineato che non vi sono indicazioni di attacchi fisici alle sale sotterranee di Natanz, dove si trova l’impianto principale di arricchimento. Inoltre, ha ribadito l’importanza di mantenere il dialogo diplomatico in corso tra Iran e Stati Uniti, definendolo un “buon segno” per la stabilità regionale.
I recenti eventi si inseriscono in un più ampio contesto di tensioni e sabotaggi che hanno colpito i siti nucleari iraniani negli ultimi anni. L’attacco a Natanz del luglio 2020, ad esempio, ha suscitato grande attenzione internazionale per l’entità dei danni subiti e per le implicazioni strategiche di tali azioni.
In questa complessa cornice, l’AIEA continua a monitorare la situazione con attenzione, evidenziando la necessità di trasparenza e cooperazione per evitare escalation pericolose nel delicato settore nucleare iraniano.
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