Istanbul, 31 luglio 2025 – L’Iran manifesta una disponibilità condizionata a riprendere i colloqui con gli Stati Uniti sul dossier nucleare, ma a una condizione imprescindibile: che Washington dimostri affidabilità e rinunci a qualsiasi forma di attacco militare. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel corso di un’intervista al Financial Times, ripresa ampiamente dai media iraniani.
Le condizioni poste dall’Iran per i negoziati
Araghchi ha sottolineato che gli Stati Uniti devono fornire spiegazioni per l’attacco compiuto contro i siti nucleari iraniani nel giugno scorso e garantire che tale aggressione non si ripeterà durante eventuali negoziati futuri. “Dovrebbero spiegare perché ci hanno attaccato nel bel mezzo dei negoziati, e devono assicurarci di non ripetere l’attacco”, ha affermato il capo della diplomazia iraniana. Ha inoltre chiesto un risarcimento per i danni subiti e ha ribadito la volontà di riparare rapidamente i siti danneggiati, nonostante l’Iran continui a considerare il proprio programma nucleare come pacifico e in linea con la fatwa della Guida suprema Ali Khamenei che proibisce la produzione di armi di distruzione di massa.
Durante l’intervista, Araghchi ha riferito di essere stato in contatto con l’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, durante e dopo la cosiddetta “guerra dei 12 giorni” tra le due nazioni, definendo la strada per la ripresa dei negoziati “stretta ma non impossibile”. L’Iran, ha ribadito, non vede una soluzione militare al proprio programma nucleare, ma è disponibile a perseguire un accordo negoziato.






