Bruxelles, 5 settembre 2025 – Un episodio di possibile interferenza GPS ha interessato il volo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo atterraggio in Bulgaria. La questione, inizialmente oggetto di accesi dibattiti, è stata confermata da fonti ufficiali, ma le autorità bulgare hanno successivamente smentito un coinvolgimento russo e minimizzato l’entità del problema.
Interferenza GPS e procedura di atterraggio
Durante il volo da Varsavia a Plovdiv, in Bulgaria, il segnale GPS a bordo del Dassault Falcon 900LX con a bordo la presidente von der Leyen sarebbe stato disturbato da un fenomeno noto come jamming, un tipo di disturbo intenzionale o accidentale dei segnali satellitari. Il pilota ha segnalato il problema alla gestione del traffico aereo bulgara, che ha proposto l’uso del sistema di atterraggio strumentale ILS come alternativa. Grazie a questa procedura, l’aereo ha effettuato l’atterraggio in sicurezza, senza ulteriori complicazioni.
Fonti della Commissione europea hanno sottolineato che questo episodio evidenzia le vulnerabilità delle infrastrutture europee di navigazione satellitare, in particolare la dipendenza dai segnali GNSS, facilmente disturbabili. Negli ultimi due anni, sono stati registrati numerosi casi di interferenze simili lungo i confini orientali dell’Unione Europea, e la Bulgaria è uno degli spazi aerei più colpiti.
Smentite bulgare: “Nessuna prova di un atto di Mosca sul volo di von der Leyen”
Tuttavia, le autorità bulgare, con il primo ministro Rosen Zhelyazkov e il ministro dei Trasporti Grozdan Karadjov, hanno negato che l’aereo abbia subito interferenze prolungate o attacchi di matrice russa. In un rapporto inviato all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), si parla di piccoli problemi tecnici al segnale GPS, senza alcun riferimento a interferenze deliberate. I dati di piattaforme di monitoraggio come Flightradar24 confermano la buona qualità del segnale GPS durante tutto il volo, con un ritardo minimo rispetto alla durata stimata del tragitto.
Inoltre, è stato precisato che l’atterraggio è avvenuto utilizzando il sistema di radionavigazione ILS e non con mappe cartacee come inizialmente riportato. L’episodio, dunque, seppur indicativo di problematiche tecniche nel segnale satellitare, non ha provocato conseguenze gravi e non sarà oggetto di indagine ufficiale da parte delle autorità bulgare.
Il caso rimane al centro di un dibattito sulla sicurezza e l’autonomia tecnologica europea, soprattutto in relazione alla necessità di sviluppare sistemi alternativi di navigazione e rafforzare la resilienza contro possibili interferenze esterne.






