Lo Sri Lanka sta affrontando una grave emergenza causata dal passaggio del ciclone Ditwah, che ha colpito l’isola con piogge torrenziali e forti venti, provocando gravi alluvioni e frane. Le autorità locali stanno intensificando le operazioni di soccorso per salvare centinaia di persone intrappolate dalle acque in crescita, mentre il bilancio delle vittime è in costante aumento.
Emergenza alluvioni e soccorsi in Sri Lanka
Le precipitazioni hanno raggiunto picchi di 360 millimetri nelle ultime 24 ore, con il fiume Kelani che ha esondato nei pressi della capitale Colombo. Le operazioni di salvataggio sono state fondamentali per estrarre persone da tetti, alberi e villaggi isolati dall’acqua. Almeno 69 i morti accertati e 23 i dispersi secondo gli ultimi dati del Disaster Management Centre (DMC), che ha segnalato anche oltre 44.000 sfollati trasferiti in rifugi temporanei.
Il dramma più grave si è registrato nella regione centrale, dove le frane hanno causato molte vittime sepolte dal fango. I soccorritori utilizzano elicotteri e imbarcazioni della marina per raggiungere le zone più isolate. In un caso, un uomo è stato salvato dopo essersi arrampicato su una palma da cocco per sfuggire all’innalzamento delle acque.
Impatto climatico e risposta internazionale
Il ciclone Ditwah, previsto spostarsi verso la regione indiana del Tamil Nadu, si inserisce in un contesto climatico che vede lo Sri Lanka sempre più esposto a fenomeni meteorologici estremi. Il paese, che dipende in gran parte dalle piogge monsoniche per l’agricoltura e la produzione idroelettrica, deve affrontare un aumento della frequenza e dell’intensità delle alluvioni, come confermato da esperti climatici.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso vicinanza e solidarietà al popolo srilankese, annunciando l’invio immediato di aiuti umanitari per supportare le operazioni di emergenza.
Le autorità mantengono alta l’allerta meteorologica, mentre la popolazione continua a fronteggiare una delle emergenze più gravi degli ultimi anni, con la speranza che il peggio sia ormai alle spalle.






