Berlino, 10 dicembre 2025 – La Germania continua a registrare un aumento significativo degli avvistamenti di droni non identificati, con un fenomeno che si estende dalle regioni costiere fino alle aree militari e infrastrutture critiche, alimentando preoccupazioni sulle possibili implicazioni di sicurezza nazionale. Secondo i rapporti dell’Anticrimine federale tedesco (BKA), citati dalla stampa tedesca, esiste una correlazione tra questi sorvoli e i movimenti sospetti di navi mercantili con collegamenti diretti alla Russia.
Droni in Germania: un fenomeno in crescita e una minaccia crescente
Nel corso del 2025, sono stati stimati circa 2.000 droni sorvolare il territorio tedesco, prevalentemente nelle ore serali, spesso in sciami di droni che hanno preso di mira soprattutto caserme ed esercitazioni militari della Bundeswehr e della NATO. Le zone più colpite sono quelle costiere della Bassa Sassonia e dello Schleswig-Holstein, aree strategiche per la difesa e dove si sono registrati numerosi sorvoli multipli. La BKA evidenzia come il fenomeno sia estremamente complesso, supportato da risorse finanziarie e logistiche rilevanti.
Particolarmente allarmante è stato il recente episodio che ha coinvolto l’aeroporto di Monaco di Baviera, chiuso per alcune ore a causa di droni non identificati avvistati nelle sue vicinanze, un evento senza precedenti per uno scalo civile tedesco. Il governatore bavarese Markus Söder ha chiesto misure più severe, invocando la possibilità di abbattere immediatamente i droni sospetti per garantire la sicurezza.
Una traccia che porta alle navi russe
La stampa tedesca, in particolare la Welt e Bild, ha approfondito gli aspetti legati ai movimenti sospetti di alcune navi mercantili russe. Tra queste, la nave Lauga, lunga 102,5 metri, è stata al centro di diversi episodi inquietanti: avvistata nel Mar del Nord con sette droni intorno, ispezionata senza esito al porto di Zeebrugge con a bordo solo equipaggio russo, e successivamente attraccata al terminal Petrolesport di San Pietroburgo, società collegata alla compagnia nucleare russa Rosatom.
Rosatom, gigante statale russo nel settore nucleare, è noto per l’utilizzo di droni con un raggio operativo di 200 chilometri, dotati di videocamere e termocamere, impiegati ufficialmente per la sorveglianza delle rotte artiche. I velivoli decollano e atterrano sulle navi della sua flotta, suggerendo un nesso operativo tra le attività marittime russe e i droni sorvolanti il territorio tedesco.
Altri casi citati sono quelli delle navi HAV Snapper e HAV Dolphin, con movimenti peculiari nel periodo degli avvistamenti dei droni nel Mare del Nord. La HAV Snapper, di proprietà norvegese, ha trascorso lunghi periodi in un cantiere navale russo a Kaliningrad, rafforzando i sospetti di un coinvolgimento sistemico delle attività navali russe in operazioni di intelligence e sorveglianza.
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