È stata anticipato alle 19 ora italiana l’atteso incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, che si svolgerà nel celebre club golfistico di Mar-a-Lago, in Florida. L’appuntamento arriva in un momento cruciale della geopolitica internazionale, con il conflitto in Ucraina ancora al centro dell’attenzione globale e con Trump tornato alla Casa Bianca nel 2025 per un secondo mandato.
I protagonisti dell’incontro: Trump e Zelensky nel 2025
Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina dal 2019, si è affermato come uno dei leader più riconosciuti a livello mondiale per la sua gestione della guerra con la Russia. Ex attore e comico, con un passato artistico di successo nella produzione televisiva, Zelensky ha guidato il suo paese attraverso la difficile fase di invasione russa iniziata nel 2022, guadagnandosi il titolo di Persona dell’Anno 2022 dalla rivista Time. La sua posizione resta ferma: mai cedere il controllo del Donbass, una linea rossa che potrebbe costargli l’accusa di alto tradimento in patria.
Donald Trump, 47º presidente degli Stati Uniti, è tornato alla guida del paese nel gennaio 2025 dopo aver sconfitto Kamala Harris nelle elezioni del 2024. Nel suo secondo mandato, il tycoon di New York mantiene un approccio politico controverso, caratterizzato da un populismo marcato e da una politica estera spesso incentrata sul realismo geopolitico e sull’isolazionismo. Con un patrimonio personale stimato intorno ai 5,9 miliardi di dollari, Trump continua a influenzare profondamente la scena politica americana e internazionale.
I temi al centro del dialogo
L’incontro di Mar-a-Lago si concentrerà principalmente sulla crisi ucraina, con Trump che, nonostante in passato abbia espresso posizioni ambigue riguardo all’Ucraina e al riconoscimento delle aree contese, sembra ora voler giocare un ruolo più attivo nel tentativo di un negoziato. Zelensky, dal canto suo, resta inflessibile su una sovranità ucraina integra, rifiutando qualsiasi accordo che implichi la cessione del Donbass, tema che rischierebbe di scatenare una crisi politica interna gravissima.
Oltre alla guerra, si prevede che si discuterà anche di collaborazioni economiche e militari, nonché degli scenari futuri della sicurezza europea e del ruolo degli Stati Uniti nel mantenimento della pace regionale. L’incontro precede anche la visita prevista per domani di Benjamin Netanyahu, altro leader di rilievo che sarà accolto da Trump a Mar-a-Lago, segnalando un’intensa fase diplomatica per gli Stati Uniti.
Il dialogo tra i due leader si inserisce in un quadro internazionale sempre più complesso, in cui le tensioni tra Occidente, Russia e nuovi attori globali come i BRICS+ stanno ridisegnando le alleanze e le strategie geopolitiche per i prossimi anni.






