Ieri è andato in scena il secondo incontro tra Trump e Netanyahu a Washington: il commento del premier israeliano
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato ieri per 90 minuti il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. L’incontro, che si è concentrato su temi cruciali per la regione mediorientale, ha aperto nuovi scenari per l’ampliamento degli Accordi di Abramo, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz.
Opportunità per ampliare gli Accordi di Abramo
Durante il faccia a faccia con Trump, Netanyahu ha sottolineato che “si stanno aprendo nuove opportunità per ampliare gli Accordi di Abramo”, storici intese di normalizzazione tra Israele e diversi Paesi arabi mediorientali. Il premier ha confermato di lavorare al fianco del presidente americano per sviluppare ulteriormente questi accordi, che rappresentano un pilastro fondamentale nella strategia diplomatica israeliana per la stabilizzazione regionale.
Discussioni su Gaza e liberazione degli ostaggi: il punto dell’incontro tra Trump e Netanyahu
Un altro punto cardine dell’incontro ha riguardato gli sforzi congiunti per la liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Netanyahu ha dichiarato con fermezza: “Non molleremo su questo nemmeno per un attimo”. Le trattative sul cessate il fuoco e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia sono state invece più complesse. Secondo fonti citate dall’agenzia Axios, resta irrisolta la questione del ritiro dell’IDF (Israeli Defense Forces) da Gaza, con Hamas che insiste per un ritorno alle linee precedenti al fallimento del cessate il fuoco di marzo, mentre Israele si oppone fermamente.
Inoltre, è stato raggiunto un accordo sugli aiuti umanitari: le forniture alle aree di Gaza da cui l’IDF si ritirerà saranno gestite direttamente dall’ONU o da organizzazioni internazionali neutrali, escludendo qualsiasi affiliazione con Israele o Hamas. Infine, l’inviato speciale americano Steve Witkoff ha trasmesso ad Hamas l’impegno di Trump a estendere il cessate il fuoco oltre i 60 giorni qualora le negoziazioni per la pace richiedessero più tempo.
Questo incontro segna un passo significativo nelle dinamiche diplomatiche tra Israele e Stati Uniti, con Netanyahu che riconferma la sua leadership e determinazione nel perseguire sia la pace regionale sia la sicurezza nazionale.






