Emergono sempre nuovi dettagli sull’incidente aereo di ieri in India: il capitano era un veterano vicino alla pensione
Un drammatico incidente aereo ha scosso ieri l’India occidentale: il volo Air India AI171, diretto a Londra Gatwick, è precipitato pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad, provocando una tragedia di vaste proporzioni. A bordo del Boeing 787-8 Dreamliner vi erano 232 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Dalle prime ricostruzioni emerge che il comandante del volo, Sumeet Sabharwal, era un pilota veterano con quasi 8.200 ore di volo, vicino alla pensione e stimato come addestratore di nuovi piloti.
Un pilota esperto e un incidente ancora avvolto nel mistero
Il capitano Sabharwal, di 60 anni, era noto per la sua riservatezza e disciplina, ed era prossimo a concludere la carriera per dedicarsi al padre 82enne, ex funzionario dell’ente di regolamentazione dell’aviazione civile indiana. Accanto a lui, il primo ufficiale Clive Kundar vantava circa 1.100 ore di volo sul Boeing 787. L’aereo è precipitato nella zona di Meghani, impattando contro un edificio adibito a dormitorio per studenti di medicina, dove sono state riscontrate almeno cinque vittime a terra e numerosi feriti.
La dinamica esatta dell’incidente è ancora da chiarire. Il controllo del traffico aereo indiano ha ricevuto un segnale di emergenza dall’aereo, ma le comunicazioni si sono interrotte poco dopo. I dati di Flightradar24 indicano che il velivolo si trovava a soli 625 piedi di altezza, con una velocità di circa 322 km/h, prima di perdere quota. Le autorità stanno esaminando possibili malfunzionamenti tecnici, in particolare riguardo alla posizione dei flap, che sembrerebbero non corretta per il decollo.
Il bilancio delle vittime dell’incidente aereo e il racconto del superstite
Il bilancio provvisorio parla di oltre 300 vittime, includendo passeggeri e persone colpite a terra. Tra i passeggeri c’erano 169 indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e 1 canadese. L’unico superstite accertato è Vishwash Kumar Ramesh, britannico di origine indiana, che ha descritto l’incidente come un evento fulmineo e devastante, con un forte rumore subito dopo il decollo. Ramesh è stato trasportato d’urgenza in ospedale con ferite multiple.
Air India ha confermato l’incidente con un comunicato ufficiale, mentre il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso profondo cordoglio per le vittime. Le autorità indiane hanno annunciato che un team internazionale, compreso personale della Boeing e dell’NTSB statunitense, si recherà sul posto per supportare le indagini, che proseguiranno con il recupero della scatola nera per fare luce sulle cause del drammatico schianto, il primo nella storia per un Boeing 787 Dreamliner.






