Madrid, 6 agosto 2025 – Un vasto incendio boschivo scoppiato nei pressi di Tarifa, località della provincia di Cadice, in Andalusia, ha costretto le autorità spagnole a ordinare evacuazioni preventive in diverse aree. Il rogo è divampato nel pomeriggio di ieri, causando gravi preoccupazioni per la sicurezza pubblica e mobilitando numerose squadre di emergenza.
Fiamme partite da un camper, allerta immediata
Secondo quanto riportato dall’agenzia Efe, le fiamme avrebbero avuto origine da un camper che ha preso fuoco per cause ancora da chiarire. Il vento e le alte temperature hanno poi favorito la rapida espansione del fronte del fuoco, spingendolo verso zone turistiche e residenziali. A preoccupare in particolare è stata la vicinanza dell’incendio alla strada statale N-340, molto frequentata durante il periodo estivo.
Evacuazioni record e rischio traffico in tilt in Andalusia
Antonio Sanz Cabello, assessore agli Interni dell’Andalusia, ha spiegato che si è reso necessario allontanare con urgenza circa 5.000 veicoli dalle spiagge e dalle aree limitrofe per evitare che rimanessero intrappolati. L’operazione, definita “complessa e pericolosa”, si è svolta in tempi estremamente rapidi grazie al coordinamento tra le forze dell’ordine e i servizi di emergenza.
Andalusia, oltre 1.500 residenti costretti a lasciare le case
Nella mattinata di oggi, le autorità hanno disposto l’evacuazione di oltre 1.500 abitanti della zona, oltre a un numero non precisato di ospiti di alberghi e campeggi presenti nell’area minacciata dalle fiamme. I vigili del fuoco, impegnati per tutta la notte, stanno continuando le operazioni per contenere l’incendio, anche se le condizioni meteorologiche rendono difficile il controllo del fronte.
Emergenza anche in Galizia
Parallelamente al rogo di Tarifa, un altro incendio è in corso nella zona di Ponteceso, in Galizia, nella provincia di La Coruña. In questo caso è stato necessario l’intervento dell’Unità militare d’emergenza (UME), a testimonianza della gravità della situazione. Le autorità locali restano in allerta, mentre l’attenzione si concentra ora sull’evoluzione delle condizioni climatiche, in particolare del vento, che potrebbe compromettere ulteriormente le attività di spegnimento.






