Madrid, 18 agosto 2025 – La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha definito la situazione degli incendi che stanno colpendo il nord-ovest della Spagna come “dantesca e senza precedenti”. In un’intervista rilasciata alla radio Cadena Ser, Robles ha sottolineato come, nei venti anni di attività dell’Unità di emergenza dell’esercito (Ume), non si fosse mai assistito a incendi di tale portata.
L’emergenza incendi nel nord-ovest spagnolo
Da inizio agosto, la Spagna sta affrontando una serie di incendi caratterizzati da “una virulenza eccezionale”, aggravata dagli effetti del cambiamento climatico. Le regioni maggiormente colpite sono Castiglia e Leon, Galizia ed Estremadura, dove finora si sono registrati quattro decessi. La ministra Robles ha confermato che le forze armate, con i 3.500 militari dell’Ume già schierati e ulteriori 500 inviati come rinforzo, sono mobilitate dal 2 agosto per fronteggiare l’emergenza.
Difficoltà operative e priorità di intervento
Nonostante l’impegno delle autorità, la situazione rimane estremamente complessa. Il fumo denso limita gli interventi aerei, provocando grande frustrazione tra i piloti dell’Ume e ostacolando il contenimento rapido degli incendi. Le fiamme si alimentano a vicenda con una virulenza straordinaria, rendendo il contrasto particolarmente difficile.
La ministra ha ribadito che la priorità assoluta è la protezione delle persone e ha lanciato un appello ai volontari impegnati nelle zone colpite, invitandoli a seguire scrupolosamente le indicazioni dei tecnici. “Capisco il dramma umano di chi perde tutto, ma per attaccare il fuoco bisogna essere professionisti”, ha concluso Robles. Il governo non esclude la possibilità di mobilitare ulteriori risorse militari, ma ha sottolineato che sarà necessario attendere il miglioramento delle condizioni meteorologiche per poter dichiarare conclusa l’emergenza.
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