Bangkok, 13 dicembre 2025 – Il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul ha negato con fermezza di aver discusso con il presidente statunitense Donald Trump un accordo di cessate il fuoco con la Cambogia, smentendo così le affermazioni del leader americano. Le tensioni tra i due Paesi asiatici continuano a crescere, con scontri armati che hanno causato numerose vittime e un’escalation preoccupante nel sud-est asiatico.
La smentita ufficiale del premier thailandese sulle parole di Trump
Durante una conferenza stampa tenuta a Bangkok, Anutin Charnvirakul ha dichiarato che la telefonata intercorsa con Trump e il primo ministro cambogiano, Hun Manet, non ha riguardato alcuna tregua o cessate il fuoco. Contrariamente a quanto riportato dal presidente degli Stati Uniti sulla sua piattaforma Truth Social, i colloqui non hanno toccato la sospensione degli scontri, che anzi proseguono. Negli ultimi giorni, infatti, i combattimenti lungo il confine hanno provocato almeno 25 morti, tra soldati e civili.

Il premier thailandese ha ribadito che le operazioni militari contro la Cambogia continueranno “finché non verranno meno i danni e le minacce al nostro territorio e alla nostra popolazione”. Le forze thailandesi hanno risposto con attacchi mirati contro obiettivi militari cambogiani anche nella notte, confermando la volontà di mantenere una linea dura.
Sospensione dei valichi di frontiera e vittime
Parallelamente, il governo cambogiano ha annunciato la sospensione di tutti i valichi di frontiera con la Thailandia, bloccando ogni movimento di persone e merci, una misura che rimarrà in vigore fino a nuovo avviso. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza in un contesto di crescente instabilità lungo il confine.
Nel frattempo, la Thailandia ha confermato la morte di quattro suoi soldati negli ultimi scontri nella zona di Chong An Ma, portando il totale delle perdite militari a 14 dall’inizio delle ostilità lunedì scorso. Le tensioni tra i due Paesi, già alte per questioni territoriali e politiche, si stanno dunque trasformando in un conflitto armato aperto, con gravi conseguenze per la stabilità regionale.
Questa situazione di conflitto si inserisce in un quadro internazionale complesso, in cui le dichiarazioni di Trump sul cessate il fuoco sembrano distaccarsi dalla realtà sul terreno, alimentando incertezza e preoccupazione.






