Città del Vaticano, 18 luglio 2025 – In un momento di estrema tensione e conflitto nella regione mediorientale, il Santo Padre Leone XIV ha dialogato telefonicamente con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ribadendo l’importanza di tutelare i luoghi di culto e la sicurezza dei fedeli in Palestina e Israele. La conversazione è stata confermata da una nota ufficiale della Sala Stampa Vaticana.
Il Papa telefona a Netanyahu: protezione e cessate il fuoco
Nel corso della telefonata, svoltasi nella residenza di Castel Gandolfo, il Pontefice ha espresso profonda preoccupazione per la recente escalation di violenza, in particolare per il grave attacco militare israeliano che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Il Papa ha rinnovato il suo appello affinché si ristabilisca con urgenza un cessate il fuoco e si rilanci il percorso negoziale per porre fine alla guerra.
Il Santo Padre ha sottolineato l’urgenza di salvaguardare tutte le persone coinvolte nel conflitto, con un’attenzione particolare ai bambini, agli anziani e ai malati, che stanno pagando un prezzo altissimo nella crisi umanitaria in corso a Gaza. La tutela dei luoghi sacri e dei fedeli è stata presentata come una priorità imprescindibile per la pace e la convivenza nella regione.
Contesto e implicazioni umanitarie
La telefonata tra Leone XIV e Netanyahu arriva in un momento critico, segnato da un conflitto che ha causato profonde sofferenze tra la popolazione civile, specialmente a Gaza. La distruzione di un luogo di culto cristiano rappresenta un fatto simbolico e concreto della drammaticità della situazione.
Il Papa, quale Sommo Pontefice e guida spirituale della Chiesa cattolica, mantiene un ruolo di rilievo internazionale nel promuovere il dialogo e la pace, ribadendo la necessità di rispettare i diritti umani e la sacralità dei luoghi religiosi. Il richiamo al cessate il fuoco si inserisce in una più ampia richiesta di umanità e solidarietà in risposta alle tragedie del conflitto.






