Mogadiscio, 18 novembre 2025 – Abukar Jeilani Sheikh, attuale ministro per gli Affari Religiosi della Somalia, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha sottolineato l’importanza fondamentale della lingua italiana nella sua vita personale e professionale. Il ministro ha raccontato come la conoscenza dell’italiano abbia aperto per lui “porte importantissime” e rappresenti un ponte culturale e istituzionale significativo tra la Somalia e l’Italia.
Il ruolo della lingua italiana nella formazione e nel dialogo internazionale

In un contesto storico e culturale complesso come quello della Somalia, la lingua italiana mantiene un ruolo di rilievo. Nonostante le lingue ufficiali del paese siano il somalo e l’arabo, l’italiano è ancora oggi una delle lingue riconosciute e utilizzate, soprattutto in ambito educativo e diplomatico. Abukar Jeilani Sheikh ha evidenziato come la padronanza dell’italiano gli abbia consentito di accedere a opportunità educative e di instaurare relazioni istituzionali importanti, rafforzando la cooperazione tra i due paesi.
Questa dimensione culturale è particolarmente significativa alla luce della storia coloniale somala, che ha visto l’Italia amministrare parte del territorio nel corso del XX secolo, lasciando una traccia linguistica e sociale ancora viva. Il ministro ha quindi riconosciuto come la conoscenza della lingua italiana rappresenti un elemento di apertura e di crescita personale, nonché uno strumento per favorire il dialogo e il confronto fra culture diverse.
L’attualità politica e sociale della Somalia
La Somalia, ufficialmente Repubblica Federale di Somalia, è uno Stato dell’Africa orientale caratterizzato da sfide complesse, fra cui instabilità politica, crisi climatiche e profonde difficoltà socio-economiche. Con una popolazione di circa 12,4 milioni di abitanti, il paese continua a fronteggiare problemi strutturali come la povertà diffusa — circa il 70% della popolazione vive sotto la soglia di povertà — e gli effetti devastanti del cambiamento climatico che incidono direttamente sulla sicurezza alimentare e sulle condizioni di vita.
L’intervista di Abukar Jeilani Sheikh arriva in un momento in cui la Somalia tenta di rafforzare le proprie istituzioni e di consolidare un percorso di sviluppo. Il ministro, attraverso il suo ruolo, contribuisce a promuovere la coesione sociale e il dialogo interreligioso in un paese che ha subito decenni di conflitti e divisioni. La sua esperienza personale con la lingua italiana si inserisce quindi in un quadro più ampio di collaborazione internazionale e di ricerca di stabilità per la Somalia.
La valorizzazione delle competenze linguistiche come l’italiano può rappresentare per molti somali un mezzo per accedere a nuove possibilità di formazione e lavoro, oltre a favorire un dialogo costruttivo con l’Italia e con la comunità internazionale.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Min. Affari Religiosi Somalia: "Lingua italiana ha aperto porte importantissime della mia vita"






