Il Cairo, 11 novembre 2025 – Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, è giunto a Port Sudan per un incontro di rilievo con il generale Abdel Fattah Al-Burhan, presidente del Consiglio Sovrano di Transizione del Sudan. Nel corso del colloquio, Abdelatty ha ribadito il pieno sostegno dell’Egitto alla leadership e al popolo sudanese, sottolineando l’importanza della stabilità e della sicurezza nel Paese.
Solidarietà e condanna delle violenze a El Fasher
Il ministro egiziano ha espresso la piena solidarietà dell’Egitto al Sudan, insistendo sulla necessità di tutelare la sovranità, l’integrità territoriale e le istituzioni nazionali sudanesi, guidate dalle Forze Armate Sudanesi (SAF). In modo particolare, Abdelatty ha condannato con fermezza le violazioni e atrocità commesse a El Fasher dalle forze paramilitari delle Rapid Support Forces (RSF), evidenziando la gravità degli scontri che hanno colpito la regione. Il sostegno egiziano si manifesta anche attraverso un impegno continuo a favore della stabilità nel Paese, con sforzi attivi per la cessazione delle ostilità, sia a livello bilaterale che nei forum regionali e internazionali.
Sicurezza idrica e opposizione alla diga Rinascimento
Un altro tema cruciale affrontato durante l’incontro riguarda la questione della sicurezza idrica nel Bacino del Nilo. Entrambi i Paesi hanno confermato una posizione unitaria contro la costruzione della diga Rinascimento da parte dell’Etiopia, sottolineando la necessità di un pieno rispetto del diritto internazionale nella gestione delle risorse idriche. L’Egitto e il Sudan hanno ribadito il loro completo rifiuto di qualsiasi misura unilaterale che possa alterare il corso del fiume Nilo, elemento vitale per la sicurezza e lo sviluppo di entrambe le nazioni.
L’incontro tra Abdelatty e Al-Burhan si inserisce in un contesto di forte instabilità in Sudan, dove il generale Al-Burhan, dopo il colpo di Stato del 2021, guida il Consiglio Sovrano di Transizione con l’obiettivo di mantenere il controllo politico e militare del Paese. La collaborazione con l’Egitto rappresenta un elemento strategico per il rafforzamento della stabilità regionale e per contenere le tensioni interne, in un momento delicato segnato da scontri tra le forze governative e le RSF.





