La corona imperiale dell’imperatrice Eugenia, tempestata di diamanti e smeraldi, verrà restaurata e tornerà a splendere come simbolo di “rinascita” del Louvre. Lo ha annunciato la direttrice del museo parigino, Laurence des Cars, dopo che il prezioso manufatto è stato recuperato danneggiato nei pressi del museo. L’oggetto era stato abbandonato dai ladri durante il furto del 19 ottobre, nel corso del quale erano stati sottratti otto pezzi di grande valore, tra cui un diadema di zaffiri, una collana e un orecchino appartenenti alle regine Maria Amelia e Ortensia del XIX secolo.
Secondo la ricostruzione, i responsabili si erano introdotti nella Galleria Apollo forzando una finestra e utilizzando un montacarichi. Con l’aiuto di dischi da taglio avevano infranto le teche espositive, riuscendo a fuggire con la refurtiva. Solo la corona dell’imperatrice Eugenia, composta da oltre 1.300 diamanti, è stata ritrovata poche ore dopo il colpo, abbandonata all’esterno del museo.
I danni alla corona e il progetto di restauro
Laurence des Cars ha spiegato che i danni subiti dal manufatto non sarebbero dovuti alla caduta, ma al taglio effettuato per estrarlo dalla teca. “Tutti gli elementi principali, diamanti e smeraldi, sono ancora presenti. Mancano solo alcune piccole gemme e uno degli otto aquilotti d’oro”, ha precisato in un’intervista a France Info. Il restauro sarà finanziato grazie al contributo di mecenati che hanno già espresso il loro sostegno, e verrà supervisionato da un comitato scientifico creato ad hoc. “Sarà un simbolo straordinario della rinascita del Louvre”, ha commentato la direttrice.
Le dimissioni respinte e le sfide del Louvre
Des Cars ha rivelato di aver offerto le proprie dimissioni il giorno stesso del furto, ma la ministra della Cultura le ha respinte. “È stato un momento doloroso, una ferita profonda per il museo. Dopo tutto il lavoro svolto dai nostri team, mi è sembrato giusto assumermi la responsabilità”, ha dichiarato.
Louvre Heist, France 🇫🇷
The priceless crown of Empress Eugénie — set with 1,354 diamonds and 56 emeralds — was found broken in Paris.
It was discovered damaged near the museum.
I still can’t wrap my head around this. https://t.co/whDblfNiYY pic.twitter.com/hUL9ZjqzBX
— Muse (@xmuse_) October 19, 2025
La direttrice ha inoltre ribadito la necessità di accelerare la modernizzazione del museo, un processo che aveva già avviato dopo la sua nomina nel 2021. Tra le criticità elencate figurano l’obsolescenza degli impianti tecnici, il degrado strutturale di alcune aree, la gestione difficile dei flussi di visitatori — ormai saliti a nove milioni l’anno, più del doppio della capacità prevista dalla Piramide di Pei — e l’insoddisfacente esposizione della Gioconda.
Sicurezza e rinascita del Louvre
Le dichiarazioni della direttrice arrivano all’indomani di un rapporto della Corte dei conti francese, che ha sollecitato il museo a potenziare con urgenza i sistemi di sicurezza. Il documento, riferito al periodo 2018-2024 e redatto prima del furto, criticava il Louvre per aver concentrato gli investimenti su operazioni “visibili e attrattive” come nuove acquisizioni o interventi per migliorare l’esperienza dei visitatori, trascurando la protezione delle opere.
Des Cars ha respinto le accuse, sostenendo che il museo è chiamato a svolgere contemporaneamente tutte le sue missioni. Ha inoltre ricordato che il piano decennale “Louvre Nouvelle Renaissance”, avviato all’inizio dell’anno, prevede proprio un ampio programma di rinnovamento infrastrutturale, sicurezza compresa. Il progetto, dal valore stimato fino a 800 milioni di euro, punta a modernizzare il complesso museale, ridurre l’affollamento e creare entro il 2031 una galleria dedicata alla Gioconda.
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