NEW YORK, 23 APR – Rafael Grossi, attuale capo dell’AIEA, ha rivelato il suo interesse per la candidatura a segretario generale delle Nazioni Unite. Ha affermato di considerare questa opportunità “molto seriamente”. Il processo di selezione prenderà il via a fine anno
Rafael Grossi, il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ha recentemente espresso il suo interesse a candidarsi come prossimo segretario generale delle Nazioni Unite, prendendo il posto di Guterres a partire dal primo gennaio 2027. Questo ruolo rappresenterebbe un’opportunità significativa per il diplomatico argentino di 64 anni. Durante un intervento all’Argentinian Council for International Relations (Cari), Grossi ha affermato: “Sto considerando questa possibilità molto, molto seriamente.”
Il Processo di selezione
Il processo di selezione per il successore dell’attuale segretario generale, António Guterres, non è ancora iniziato. Si prevede che comincerà alla fine di quest’anno, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite pubblicherà l’invito ufficiale a presentare candidature. Grossi ha evidenziato che, per tradizione, la nomina dovrebbe andare a un latinoamericano. Questa consuetudine, sebbene non sempre rispettata, sottolinea l’importanza di una rappresentanza equa tra le diverse regioni del mondo all’interno delle istituzioni internazionali.
Le sfide della candidatura
Il percorso per la nomina non sarà semplice: per essere eletto, Grossi dovrà ottenere il supporto unanime dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, che includono Gran Bretagna, Cina, Francia, Russia e Stati Uniti, tutti dotati di diritto di veto. Questo aspetto rende l’elezione del segretario generale un processo complesso e delicato, influenzato da dinamiche geopolitiche e alleanze strategiche.
La Visione di Grossi
L’esperienza di Grossi come leader dell’AIEA potrebbe fornire una base solida per affrontare le molteplici crisi globali, dalla sicurezza nucleare ai cambiamenti climatici, questioni sempre più centrali nell’agenda internazionale. La sua eventuale candidatura potrebbe portare una nuova voce latinoamericana nel cuore delle Nazioni Unite, in un periodo in cui la cooperazione internazionale è più necessaria che mai.






