Roma, 30 novembre 2025 – La tensione lungo il confine tra Israele ed Egitto e il percorso diplomatico verso la tregua a Gaza tornano al centro dell’attenzione con una serie di episodi avvenuti nelle ultime ore. Dall’intercettazione di un drone usato per contrabbandare armi alla richiesta del Qatar di non rallentare la transizione verso la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco, fino ai nuovi bombardamenti su alcune aree della Striscia, il quadro rimane estremamente complesso.
Drone carico di armi abbattuto al confine con l’Egitto
L’esercito israeliano ha annunciato di aver impedito un ulteriore tentativo di far entrare armi nel Paese dal territorio egiziano mediante l’impiego di un drone. Il velivolo, rilevato dai sistemi di sorveglianza e dal controllo del traffico aereo dell’aeronautica, è stato monitorato mentre sorvolava il confine e successivamente neutralizzato dalle truppe della Brigata regionale di Paran.
Una volta recuperato il drone, i militari hanno trovato a bordo due fucili d’assalto. Le ispezioni condotte nella stessa area hanno portato al ritrovamento di droga e munizioni introdotte illegalmente oltre la linea di frontiera. Tutto il materiale sequestrato è stato consegnato alla polizia per ulteriori accertamenti.
Il Qatar: “Israele non usi i due corpi come motivo di rinvio”
Sul fronte diplomatico, Doha invita a non rallentare il percorso del cessate il fuoco. Un portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar afferma che la presenza dei corpi di due ostaggi ancora trattenuti a Gaza non dovrebbe diventare un ostacolo al passaggio alla fase successiva dell’accordo mediato nelle ultime settimane.
In un’intervista rilasciata al podcast di Al-Araby Al-Jadeed e riportata dal Times of Israel, Majed al-Ansari sottolinea che la questione dei due corpi è ritenuta “prioritaria”, ma non sufficiente a giustificare un blocco del piano. Secondo Doha, le autorità palestinesi sono già impegnate a recuperarli per evitare qualsiasi pretesto, mentre la comunità internazionale dovrebbe concentrarsi sul consolidamento della tregua, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione politica stabile.
Al-Ansari ribadisce inoltre che qualsiasi ipotesi di normalizzazione tra Qatar e Israele potrà prendere forma solo nel quadro di un accordo complessivo sulla questione palestinese.
Nuovi raid su aree centrali e meridionali della Striscia
Parallelamente ai tentativi diplomatici, proseguono le operazioni militari. Al-Jazeera riferisce che aerei israeliani hanno colpito una zona a est del campo di Bureij, nel cuore della Striscia, in un’area situata dietro la cosiddetta linea gialla che separa i territori sotto controllo israeliano.
Fonti arabe riportano inoltre sei attacchi condotti dall’aviazione israeliana nell’area orientale di Rafah e un’operazione di demolizione, accompagnata dal fuoco dell’artiglieria, in un settore a est di Khan Younis. Si tratta di aree già pesantemente provate dagli scontri delle ultime settimane e che restano tra i principali punti strategici del conflitto.
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