Il Cairo, 12 dicembre 2025 – In un momento di crescente tensione e criticità umanitaria nella regione mediorientale, i ministri di otto Paesi islamici – Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Arabia Saudita e Qatar – hanno diffuso un appello congiunto per il sostegno all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), riconoscendone il ruolo fondamentale nel mantenimento della stabilità e nella tutela dei diritti dei rifugiati palestinesi.
L’appello dei Paesi islamici
I ministri dei Paesi firmatari hanno sottolineato che “sostenere l’UNRWA è fondamentale per il mantenimento della stabilità, la tutela della dignità umana e la tutela dei diritti dei rifugiati palestinesi fino al raggiungimento di una soluzione giusta e duratura”. L’invito si fonda sul rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 194 dell’Assemblea Generale. Nel comunicato si condanna fermamente l’assalto alla sede centrale dell’UNRWA nel quartiere Sheikh Jarrah di Gerusalemme Est, avvenuto pochi giorni fa ad opera delle forze israeliane, definito una “flagrante violazione del diritto internazionale e dell’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite”. Tale atto è stato descritto come un’“inaccettabile escalation” e una violazione dell’opinione consultiva della Corte Internazionale di Giustizia del 22 ottobre 2025, che impone a Israele, in quanto potenza occupante, di non ostacolare ma facilitare le operazioni dell’UNRWA.
Il ruolo cruciale e le sfide finanziarie dell’UNRWA
L’UNRWA opera dal 1950 con il mandato di fornire assistenza umanitaria, istruzione, servizi sanitari e sociali a oltre 5,8 milioni di rifugiati palestinesi distribuiti in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza. L’agenzia è insostituibile per la continuità dei servizi essenziali e la presenza sul campo, gestendo scuole, ospedali e programmi di microfinanza. Tuttavia, dal conflitto iniziato nel 2023 e intensificatosi nel 2025, l’UNRWA ha subito un grave ridimensionamento delle risorse a causa del congelamento o della sospensione dei finanziamenti da parte di molti paesi donatori occidentali, tra cui Stati Uniti, Unione Europea e Italia.
I firmatari dell’appello evidenziano che un indebolimento dell’agenzia avrebbe gravi ripercussioni umanitarie, sociali e politiche in tutta la regione. Per questo motivo chiedono con urgenza alla comunità internazionale di garantire finanziamenti sostenibili e adeguati, e di assicurare all’UNRWA lo spazio politico e operativo necessario per proseguire il suo lavoro nei cinque principali campi di intervento. L’agenzia, che impiega circa 28.000 palestinesi, rappresenta un pilastro imprescindibile per il supporto e lo sviluppo della popolazione rifugiata, nonché un elemento chiave di stabilità in un contesto segnato da conflitti e crisi umanitarie.






