Nell’attuale scenario geopolitico sempre più teso, i bombardieri B-2 Spirit degli Stati Uniti rivestono un ruolo strategico cruciale. Questi velivoli stealth sono infatti gli unici in grado di trasportare la GBU-57, la cosiddetta «superbomba» progettata per distruggere bunker a grandi profondità, come quelli sotterranei utilizzati per scopi militari e nucleari. Ma cosa sono esattamente i bombardieri B-2 e quali sono le caratteristiche dell’ordigno che possono trasportare?
Le caratteristiche dei bombardieri B-2 Spirit
Il Northrop Grumman B-2 Spirit è un bombardiere strategico subsonico sviluppato dalla Northrop Grumman per l’US Air Force. Il primo volo risale al 17 luglio 1989, mentre l’aereo è entrato in servizio ufficialmente nel 1997. Viene comunemente soprannominato «Spirit» e rappresenta una delle tecnologie più avanzate al mondo nel settore aeronautico militare. La sua caratteristica principale è la capacità stealth, ossia la ridotta visibilità ai radar, che gli consente di penetrare nelle difese nemiche con un rischio minimo di essere individuato e abbattuto.
Con un’apertura alare di oltre 52 metri e un peso massimo al decollo di circa 170 tonnellate, il B-2 può trasportare un carico bellico elevatissimo, sia convenzionale che nucleare. L’equipaggio è composto da due piloti, ed è dotato di quattro motori turboventola General Electric F-118-GE-100, che gli consentono una velocità massima di circa 972 km/h in quota e un’autonomia di oltre 11.000 chilometri.
Il costo unitario del B-2 è tra i più elevati della storia dell’aviazione militare: si stima un valore di circa 737 milioni di dollari nel 1997, cifra che corrisponde oggi a oltre un miliardo di dollari per unità. Nonostante ciò, la sua capacità di colpire obiettivi strategici con precisione è ineguagliata.
La GBU-57: la superbomba per bunker profondi
La GBU-57 Massive Ordnance Penetrator (MOP) è un ordigno da 14 tonnellate progettato specificamente per neutralizzare obiettivi fortificati a grandi profondità, come bunker sotterranei, depositi di armi o impianti nucleari nascosti nelle montagne. Sviluppata nella prima metà degli anni 2000, la GBU-57 è stata concepita per essere impiegata contro Paesi ritenuti ostili agli interessi occidentali, tra cui la Corea del Nord e l’Iran.
Una delle peculiarità di questa superbomba è la sua capacità di penetrare il «guscio» protettivo delle strutture sotterranee prima di detonare, amplificando così gli effetti distruttivi all’interno del bersaglio. Le ultime revisioni tecnologiche hanno migliorato la capacità dell’ordigno di colpire efficacemente anche in assenza di dati precisi sulla profondità e posizione esatta del nemico.
Secondo analisi e rapporti del Pentagono, per distruggere strutture estremamente protette come le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio a Fordow, in Iran, è necessario un impiego multiplo della GBU-57, con diversi bombardamenti in rapida successione. Il metodo è paragonato a un martello che insiste su un chiodo, per superare le difese e garantire la distruzione totale dell’obiettivo, che si troverebbe a circa 90-100 metri sotto la superficie.
Impieghi strategici e contesto geopolitico
L’atterraggio di sei bombardieri B-2 a Diego Garcia, atollo nell’Oceano Indiano condiviso con il Regno Unito, nell’ultimo marzo, ha immediatamente alimentato le speculazioni su possibili azioni militari nella regione, incluse operazioni in Yemen contro gli Houthi e potenziali attacchi contro l’Iran. Diego Garcia rappresenta una base strategica chiave, da cui gli Stati Uniti possono proiettare la loro forza in Medio Oriente e nell’Oceano Indiano.
Dopo un mese di permanenza, i B-2 sono stati sostituiti da quattro bombardieri B-52, anch’essi strategici ma non in grado di trasportare la GBU-57. Il coordinamento tra diversi tipi di velivoli strategici e caccia da combattimento consente un’efficace proiezione di potenza, con Diego Garcia spesso utilizzata come punto di rientro dopo gli attacchi.
Israele, dal canto suo, dispone di proprie bombe bunker-buster e ha dimostrato la loro efficacia in operazioni contro Hezbollah e nella decapitazione di vertici militari iraniani. Tuttavia, le armi convenzionali israeliane non sono sufficienti per colpire alcune delle strutture più nascoste e protette dell’Iran, come i tunnel sotterranei che nascondono missili e impianti di ricerca. Per questo motivo, il supporto degli Stati Uniti con la GBU-57 è considerato indispensabile per un attacco efficace al sito nucleare di Fordow.
Il contesto si arricchisce del continuo dispiegamento di forze militari statunitensi nella regione: due portaerei, la Vinson già operativa e la Nimitz in arrivo, dozzine di caccia tra cui F-35 e F-22, vettori di missili cruise e oltre 30 velivoli da rifornimento aereo, tutti elementi che costituiscono una forza d’urto imponente.
Dall’Iran, la risposta non si è fatta attendere: lanci di missili contro Israele, minacce di ritorsioni severe e la rivendicazione di aver violato lo scudo difensivo israeliano colpendo sedi dell’intelligence nei pressi di Tel Aviv. Dall’inizio della crisi, si contano circa 400 ordigni lanciati, con almeno 40 impatti confermati, mentre entrambe le parti cercano di adattarsi alle contromisure nemiche.
Il ruolo dei bombardieri B-2 nelle esercitazioni e nelle operazioni
Oltre al dispiegamento operativo, i B-2 Spirit partecipano regolarmente a esercitazioni congiunte con alleati NATO in Europa, come recentemente avvenuto presso la base di Lajes in Portogallo. Questi addestramenti permettono ai piloti di familiarizzare con il teatro europeo e di dimostrare l’impegno degli Stati Uniti verso i partner e gli alleati.
Il rifornimento in volo, effettuato da velivoli come i KC-10 Extender, consente ai B-2 di operare a grandi distanze senza necessità di atterrare per rifornirsi, aumentando il raggio di azione e la capacità di proiezione globale.
La combinazione di tecnologia stealth, capacità di trasporto di ordigni specializzati come la GBU-57 e il supporto di una rete di alleati e basi strategiche rende i bombardieri B-2 uno strumento irrinunciabile per la proiezione di potenza americana, soprattutto in un’area delicata come il Medio Oriente.
La loro efficacia strategica
Gli esperti militari sottolineano che, sebbene la distruzione di siti come Fordow sia possibile, ogni attacco potrà al massimo rallentare e non fermare completamente il programma nucleare iraniano. La montagna che ospita il sito rappresenta una sfida tecnologica e strategica notevole.
Tuttavia, la presenza dei B-2 e della GBU-57 nel teatro operativo costituisce un deterrente significativo e una capacità di risposta rapida e precisa in caso di escalation. Nell’attuale contesto di tensioni crescenti, il ruolo di questi bombardieri rimane centrale per la strategia statunitense di contenimento e controllo della minaccia nucleare e militare nella regione.






