Due membri del personale di sicurezza dell’aeroporto di Hong Kong hanno perso la vita nelle prime ore di lunedì dopo che un aereo cargo proveniente da Dubai è uscito di pista durante l’atterraggio, colpendo il loro veicolo di pattuglia e spingendolo in mare. L’incidente, che coinvolgeva un Boeing 747 operato dalla compagnia turca ACT Airlines per conto di Emirates, è il più grave verificatosi nello scalo in oltre venticinque anni.
Le dinamiche dell’incidente a Hong Kong
Il velivolo, dopo aver toccato terra sulla pista nord intorno alle 3:50 del mattino (19:50 GMT di domenica), ha improvvisamente deviato verso sinistra, schiantandosi contro l’auto del personale di sicurezza che stava operando regolarmente all’esterno della recinzione di pista. L’aereo è poi finito in mare, restando parzialmente sommerso. I quattro membri dell’equipaggio a bordo sono riusciti a mettersi in salvo, mentre i due agenti di sicurezza, recuperati privi di sensi dall’acqua, non hanno avuto la stessa sorte: uno è stato dichiarato morto sul posto e l’altro è deceduto poco dopo in ospedale.
Le indagini e le prime ricostruzioni
Le autorità locali hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire le cause dell’incidente. Steven Yiu, direttore esecutivo delle operazioni aeroportuali dell’Airport Authority di Hong Kong, ha spiegato che gli accertamenti riguarderanno le condizioni meteo, lo stato della pista, l’aeromobile e l’equipaggio. Secondo le registrazioni delle comunicazioni tra la torre di controllo e il pilota, disponibili su LiveATC.net, l’equipaggio non aveva segnalato alcun problema tecnico prima dell’atterraggio. Anche Man Ka-chai, capo dell’Air Accident Investigation Authority, ha confermato che non è giunta alcuna richiesta di aiuto da parte del pilota.
Testimonianze e immagini dal luogo dell’incidente
Dalle prime foto diffuse, si vede il Boeing 747 con la livrea AirACT parzialmente immerso in acqua vicino al muro di protezione dell’aeroporto, con lo scivolo di emergenza aperto e la fusoliera spezzata tra la sezione anteriore e quella posteriore. Il Dipartimento dell’Aviazione Civile di Hong Kong ha confermato che l’aereo “ha deviato dalla pista nord dopo l’atterraggio, finendo in mare”. Emirates ha precisato che il volo EK9788, operato da ACT Airlines, non trasportava alcun carico e che tutti i membri dell’equipaggio sono illesi.
Nessun impatto sui voli e assistenza alle famiglie
Nonostante la gravità dell’incidente, il traffico aereo non ha subito interruzioni. Le altre due piste – quella centrale e quella sud – sono rimaste operative, mentre la pista nord verrà riaperta solo dopo i necessari controlli di sicurezza. L’aeroporto, il più trafficato al mondo per il trasporto merci, ha espresso cordoglio e si è impegnato a fornire pieno sostegno alle famiglie delle vittime, entrambe impiegate nello scalo da molti anni, rispettivamente sette e dodici.
Si tratta dell’incidente più grave avvenuto all’aeroporto di Hong Kong dal 1999
Secondo il database dell’Aviation Safety Network, si tratta del più grave incidente avvenuto all’aeroporto di Hong Kong dal 1999, quando un volo della China Airlines si schiantò in fase di atterraggio causando la morte di tre passeggeri. Il Boeing coinvolto nell’incidente odierno aveva 32 anni di servizio: in passato utilizzato come aereo passeggeri, era stato successivamente convertito in cargo. Boeing e ACT Airlines non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali, mentre le indagini proseguono per accertare le cause di una tragedia che ha scosso uno dei più importanti hub aerei del mondo.

