Milano, 16 agosto 2025 – Mohammad Hannoun, presidente nazionale dell’Associazione Palestinesi d’Italia (API), ha voluto fare chiarezza sulle accuse che lo vedono legato al movimento di Hamas, respingendo ogni addebito durante la carovana per la Palestina organizzata oggi a Milano. “Non sono di Hamas, è una bufala, ma simpatizzo”, ha dichiarato con fermezza, sottolineando la sua posizione di palestinese impegnato per i diritti del suo popolo.
La posizione di Mohammad Hannoun sulle accuse di appartenenza a Hamas
Intervistato a margine della manifestazione, Hannoun ha precisato: “Io non appartengo a Hamas, questo lo dico ufficialmente, però faccio parte del popolo palestinese. Rispetto ogni fazione palestinese che rispetta i diritti del popolo palestinese e che lotta per l’autodeterminazione”. Ha poi ricordato come Hamas abbia ottenuto più del 70% dei voti nelle elezioni palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, riconoscendo così il movimento come “legittimo rappresentante del popolo palestinese”. “Io sono simpatizzante di Hamas come sono simpatizzante di ogni fazione che lotta per i miei diritti”, ha aggiunto, respingendo categoricamente le accuse di essere un leader del movimento: “Questa frottola, questa accusa è una bugia, una bufala. Io mi impegno da decenni nella lotta per i diritti del popolo palestinese”.
Contesto e controversie attorno a Hannoun e Hamas
Mohammad Hannoun, architetto e imam residente a Genova, è figura nota per la sua attività politica e umanitaria a favore della causa palestinese, ma anche oggetto di controversie. Secondo varie fonti, tra cui i servizi di intelligence israeliani ed europei, Hannoun sarebbe sospettato di finanziare Hamas, organizzazione considerata terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e Israele. Tuttavia, le indagini della magistratura italiana si sono concluse senza prove definitive e Hannoun respinge con forza ogni accusa, parlando di “campagne diffamatorie e calunniose” lanciate dal governo israeliano.
Dal 2023, Hannoun è stato inserito nella blacklist del Dipartimento del Tesoro statunitense per presunti finanziamenti al terrorismo. Inoltre, la sua associazione benefica, l’ABSpp, è stata oggetto di chiusure di conti correnti da parte di istituti bancari e operatori di pagamento internazionali per sospetti legami con soggetti sottoposti a sanzioni. Nonostante ciò, ha mantenuto rapporti con esponenti politici italiani di diverse forze, continuando a organizzare manifestazioni di sostegno alla Palestina.
La sua posizione è stata ulteriormente complicata da un recente provvedimento della Questura di Milano che gli ha notificato un foglio di via dalla città, a seguito di un corteo pro-Palestina in cui Hannoun ha espresso sostegno a tifosi arabi coinvolti in scontri con tifosi israeliani ad Amsterdam, un episodio che ha suscitato forte condanna e polemiche.
Le parole di Hannoun e le sue attività continuano a suscitare dibattito, in un quadro internazionale segnato dalla complessità del conflitto israelo-palestinese e dalla difficile distinzione tra resistenza politica, militante e terrorismo.





