New York, 25 agosto 2025 – Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso una ferma condanna in merito al raid israeliano sull’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, che ha causato la morte di numerosi palestinesi. In una dichiarazione rilasciata dal portavoce Stephane Dujarric, Guterres ha sottolineato l’importanza di proteggere in ogni momento i civili, in particolare il personale medico e i giornalisti, e ha chiesto un’indagine tempestiva e imparziale sull’accaduto.
La crisi umanitaria e il rischio per l’ospedale Nasser
L’ospedale Nasser rappresenta l’ultima struttura sanitaria operativa nel sud di Gaza e svolge un ruolo cruciale nell’assistenza a circa 550 pazienti, tra cui persone con gravi ustioni, neonati e donne in gravidanza. Secondo Medici Senza Frontiere (MSF), che opera nella regione, la chiusura o l’evacuazione dell’ospedale avrebbe conseguenze devastanti per la popolazione locale, già duramente colpita da mesi di conflitto. L’ospedale è stato oggetto di più di un ordine di evacuazione da parte delle forze israeliane, ma la sua chiusura comprometterebbe gravemente l’accesso alle cure mediche in un momento di crescente necessità.
Jacob Granger, coordinatore di MSF a Gaza, ha avvertito che l’ospedale fornisce anche supporto essenziale ad altre strutture sanitarie nell’area, inclusa la produzione di ossigeno, rendendo la sua operatività vitale per l’intera regione. Inoltre, la banca del sangue dell’ospedale è a livelli critici, con circa 180 morti e 600 feriti registrati solo a luglio.
Guterres, appello per un cessate il fuoco e accesso umanitario
Il segretario generale Guterres ha rinnovato il suo appello per un cessate il fuoco immediato e permanente, accompagnato da un accesso umanitario illimitato in tutta Gaza e dal rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi.
Guterres ha evidenziato inoltre i rischi estremi che il personale medico e i giornalisti devono affrontare nel loro lavoro in questa guerra, ribadendo che la protezione dei civili è un obbligo imprescindibile per tutte le parti coinvolte nel conflitto.






