Nuova ondata di attacchi israeliani questa mattina al sito nucleare di Natanz in Iran: la situazione e i danni
Israele ha nuovamente condotto raid aerei contro il sito nucleare di Natanz in Iran, come riportato dal portale iraniano Etemad. L’Organizzazione per l’energia atomica iraniana ha confermato che il sito è stato danneggiato durante gli attacchi notturni, ma ha escluso vittime o perdite radioattive.
Raid israeliani in Iran: oltre 200 jet e attacchi multipli
L’aeronautica militare israeliana (Idf) ha dichiarato di aver impiegato oltre 200 caccia nei raid, colpendo più di 100 obiettivi in tutto il territorio iraniano. Tra questi, secondo il New York Times, vi sarebbero anche sei basi militari intorno a Teheran, incluso il sito di Parchin, legato alla produzione missilistica e sospettato di attività nucleari. La portata dell’operazione è stata definita “un colpo d’apertura molto riuscito” dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha anticipato ulteriori sviluppi.
Il ministero della Difesa israeliano ha anche annunciato lo stato di emergenza speciale su tutto il territorio nazionale, in vista di un possibile attacco missilistico e con droni da parte dell’Iran, che ha già lanciato oltre 100 droni verso Israele, intercettati dall’esercito.
Reazioni e conseguenze regionali e globali
L’Iran ha definito l’azione israeliana una “chiara aggressione” alla sua sovranità e ha promesso una risposta “legittima e potente”. La guida suprema Ali Khamenei ha dichiarato che Israele “si è procurato un destino amaro e doloroso”. Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano Katz ha avvertito la popolazione di attenersi alle direttive di sicurezza e rimanere nei rifugi protetti.
La crisi ha subito ripercussioni anche sui mercati energetici, con un aumento del prezzo del gas del 4% ad Amsterdam e una crescita del prezzo del petrolio, con il Wti a 73,48 dollari (+8%) e il Brent a 74,47 dollari (+7,37%).
Dal canto suo, Hamas ha definito gli attacchi israeliani “pericolosi” e potenzialmente destabilizzanti per l’intera regione, sottolineando che l’Iran paga la sua fermezza a sostegno della Palestina e della resistenza.
Intanto, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha convocato una riunione di governo in videoconferenza per seguire con attenzione gli sviluppi della crisi, coinvolgendo i vertici dell’intelligence nazionale.
L’Agenzia internazionale per l’Energia atomica (Aiea) ha confermato di monitorare attentamente la situazione nel sito di Natanz, senza rilevare aumenti nei livelli di radiazioni. Tuttavia, fonti iraniane riportano la morte di almeno sei scienziati nucleari a seguito dei raid, tra cui Abdolhamid Minouchehr e Fereydoun Abbasi, ex capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana.
La tensione tra Israele e Iran resta altissima, con il rischio di ulteriori escalation militari e diplomatiche nella regione.






