L’Iran sta per rispondere nuovamente a Israele: i Pasdaran hanno richiesto l’evacuazione di Tel Aviv
Le Guardie della Rivoluzione iraniane, conosciute come Pasdaran, hanno lanciato un avvertimento senza precedenti agli abitanti di Tel Aviv, invitandoli ad evacuare la città il prima possibile. A riportare la notizia sono i media statali iraniani, come evidenziato da un approfondimento di Sky News. Questo annuncio segue una dinamica di reciproche tensioni tra Iran e Israele che si riflette in un continuo scambio di intimidazioni e minacce tra le due nazioni.
La tattica della tensione: la strategia delle evacuazioni
La nuova mossa dei Pasdaran si inserisce in un clima di crescente ostilità: nella stessa giornata, infatti, Israele aveva intimato agli abitanti di un quartiere di Teheran di evacuare, in vista di possibili attacchi contro la capitale iraniana. La simmetria di queste azioni denota un’escalation verbale e psicologica, con entrambe le parti che sembrano adottare strategie di pressione e dissuasione, utilizzando avvisi pubblici per creare allarme e prepararsi a eventuali sviluppi militari.
I Pasdaran: il ruolo di una forza paramilitare chiave dell’Iran
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), istituito nel 1979, rappresenta una delle principali forze armate paramilitari dell’Iran, con circa 210.000 uomini suddivisi tra esercito, marina, aeronautica e forze speciali. I Pasdaran sono fortemente legati alla guida spirituale della Repubblica islamica e svolgono un ruolo centrale nella sicurezza interna e nella proiezione del potere iraniano nella regione. Dal loro coinvolgimento in conflitti come la guerra Iran-Iraq, la guerra civile siriana e le tensioni con Israele, emergono come un attore determinante nelle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente.
Il recente invito all’evacuazione di Tel Aviv si inserisce dunque in un contesto di conflitto aperto e di rivalità strategica tra le due nazioni, che continuano a fronteggiarsi su più fronti, tra minacce dirette, attacchi militari e azioni di pressione psicologica. La situazione resta altamente volatile, con il Corpo delle Guardie della Rivoluzione pronto a rispondere con fermezza a qualsiasi provocazione.






