Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato ufficialmente l’imminente incontro con gli inviati dell’amministrazione statunitense guidata dal presidente Donald Trump a Berlino, in un momento cruciale per il negoziato di pace per la guerra in Ucraina. Nel suo discorso serale trasmesso in televisione e riportato dall’Ukrainska Pravda, Zelensky ha fatto il punto sui colloqui in corso, sottolineando l’importanza di un accordo politico che ponga fine alla guerra.
Guerra in Ucraina: Zelensky conferma incontri a Berlino con rappresentanti Usa e partner europei
Il presidente ucraino ha spiegato che la capitale tedesca sarà teatro di numerosi eventi diplomatici nelle prossime giornate, tra cui un briefing tenuto dal Segretario Rustem Umerov, capo del Consiglio nazionale di Difesa e Sicurezza ucraino, e dal team negoziale di Kiev, che aggiorneranno sui progressi raggiunti. “Il generale Hnatov e i rappresentanti del settore difesa e sicurezza stanno lavorando sui dettagli delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e per gli ucraini”, ha affermato Zelensky. Parallelamente, i colloqui con gli Stati Uniti e l’Europa proseguono per definire la ripresa e lo sviluppo dell’Ucraina dopo la fine della guerra.
L’appuntamento più atteso resta però quello con gli inviati del presidente Trump, durante il quale si discuterà delle basi della pace e di un accordo politico per porre fine alla guerra. Zelensky ha espresso l’intenzione di assicurare una pace dignitosa all’Ucraina, con garanzie che impediscano alla Russia di effettuare una terza invasione. Il leader ucraino ha inoltre ringraziato i partner internazionali per il sostegno fornito, ribadendo la volontà di lavorare attivamente e costruttivamente con chiunque possa contribuire a riportare il conflitto a termini normali.
Mosca: attacco notturno respinto, distrutti 235 droni ucraini e infrastrutture Starlink
Nel frattempo, il fronte militare della guerra in Ucraina resta altamente teso. Il Ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Tass, ha comunicato che nella notte sono stati abbattuti almeno 235 droni ucraini da parte dei sistemi di difesa aerea russi, con attacchi intercettati in varie regioni, tra cui Bryansk, Crimea, Krasnodar, Tula e Mosca. Secondo dichiarazioni ufficiali, tra le operazioni di contrasto sono stati distrutti anche nove punti di controllo per droni e otto stazioni di comunicazione satellitare Starlink, fondamentali per le capacità di comando e controllo di Kiev.
Dmitry Miskov, portavoce del gruppo tattico orientale russo, ha riferito che i velivoli senza pilota e le infrastrutture collegate sono stati colpiti durante il giorno, inclusi due punti di rifornimento munizioni e un magazzino di materiali. Questi attacchi mirano a indebolire la capacità ucraina di condurre operazioni offensive e di mantenere le comunicazioni operative.






