Stati Uniti e Ucraina hanno ufficialmente redatto una nuova bozza di piano di pace in 19 punti per cercare di porre fine al conflitto in corso tra Kiev e Mosca. Il documento, risultato di intensi colloqui tenutisi a Ginevra, si presenta come una revisione sostanziale del precedente piano in 28 punti, con l’intenzione di lasciare ai presidenti dei due Paesi, Volodymyr Zelensky e Donald Trump, la decisione finale sulle questioni più delicate.
Nuovo piano di pace per l’Ucraina: meno punti, più decisioni ai vertici
Il viceministro degli Esteri ucraino, Sergiy Kyslytsya, ha dichiarato al Financial Times che la versione attuale del piano ha “poco in comune con il piano di pace in 28 punti” originariamente proposto. Molti degli elementi più controversi sono stati rimossi o modificati, lasciando una bozza più snella di 19 punti. Entrambe le delegazioni hanno definito l’incontro “intenso ma produttivo”, sottolineando la volontà di procedere con una trattativa che coinvolga direttamente i leader di Washington e Kiev.
Secondo Oleksandr Bevz, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, tutti i commenti e le proposte ucraine sono stati presi in considerazione, ma le decisioni sulle questioni più problematiche spetteranno ai presidenti Trump e Zelensky. L’amministrazione statunitense proseguirà ora i contatti con Mosca per cercare di far avanzare i negoziati.
Reazioni e contesto internazionale
Il Cremlino, tramite il consigliere per la politica estera di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, ha definito il piano pubblicato dai media come “non costruttivo” e ha affermato che molte disposizioni del piano USA sono accettabili, ma alcune necessitano di ulteriori approfondimenti.
Il presidente russo Putin ha espresso che la proposta di Trump potrebbe costituire una base per un accordo definitivo, sebbene abbia sottolineato che in caso di rifiuto da parte di Kiev, le operazioni militari continueranno.
Sul fronte europeo, è in corso una riflessione critica sul piano statunitense. Fonti europee riferiscono di una controproposta elaborata da alcuni Paesi alleati, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la necessità che qualsiasi decisione coinvolga consenso europeo e della NATO, sottolineando l’importanza di una pace giusta e duratura.
Nel frattempo, il premier ungherese Viktor Orbán ha criticato la mancanza di un piano concreto di finanziamento da parte dell’Unione europea per sostenere l’Ucraina nel conflitto.
Il nuovo piano di pace sarà al centro delle prossime consultazioni a Washington e Kiev, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente i leader e proseguire il percorso diplomatico nonostante le tensioni ancora vive sul terreno.






